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Cronaca

Inaugura il San Giacomo: "Cultura motore per il rilancio dell'economia locale"

Pinza anticipa addirittura che protagonista della prossima mostra al San Domenico, che seguirà quella attuale dedicata a Boldini, sarà un "pittore grandissimo", ma senza aggiunge altro

Aula di San Giacomo Apostolo gremita per l’inaugurazione ufficiale del nuovo contenitore culturale a disposizione della comunità forlivese. Fra i trecento presenti, tutti rigorosamente ad invito, oltre alle autorità civili, religiose e militari della città spiccano il Governatore della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi e lo storico dell’arte ed ex direttore della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Bologna, Andrea Emiliani.

Degna di nota anche la presenza degli ex sindaci di Forlì Sauro Sedioli, Franco Rusticali, Nadia Masini e Roberto Balzani, uniti virtualmente al primo cittadino attuale Davide Drei nell’immane lavoro di recupero, costato 20 anni e 12 milioni di euro. Per un luogo deputato a fungere preferibilmente da Auditorium musicale, il primo atto fra quelle mura non poteva che essere un concerto classico: il duo costituito da Catherine Jones al violoncello e da Giulia Nuti al clavicembalo ha eseguito tre Sonate per violoncello e continuo di Giovanni Battista Cirri da Forlì. Poi è stata la volta degli interventi ufficiali, moderati dal dirigente comunale del Servizio Pinacoteca e Musei, Cristina Ambrosini. “Dichiaro ufficialmente restituita alla comunità forlivese questo straordinario monumento recuperato”.

L'inaugurazione del San Giacomo

Dopo aver riassunto la storia secolare di San Giacomo, ripercorrendo anche le fasi salienti del suo recupero funzionale, Davide Drei ha manifestato l’intenzione di condividere con la città anche le idee per il suo riutilizzo: “Il Comune si impegna a coordinare tutti gli sforzi che risulteranno necessari per la valorizzazione di questa eccellenza assoluta”. Il presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi Roberto Pinza ha elogiato autorità, tecnici comunali e maestranze per la grande professionalità dimostrata nel recupero del San Giacomo. “Adesso ci aspetta il compito più difficile: riempire questi spazi di iniziative utili all’intera comunità forlivese e non solo”. Certamente non si parte da zero: “Lo stretto legame di San Giacomo Apostolo con l’ex convento di San Domenico, già operativo da dieci anni come contenitore di mostre d’arte di respiro internazionale, ci porta a pensare a questo luogo come fulcro culturale in grado di ospitare iniziative artistico-musicali di spessore assoluto”.

San Giacomo, il concerto notturno

Pinza anticipa addirittura che protagonista della prossima mostra al San Domenico, che seguirà quella attuale dedicata a Boldini, sarà un “pittore grandissimo”, ma senza aggiunge altro. Nel clima di grande eccitazione per il capolavoro recuperato, si inseriscono alla perfezione gli interventi di Giorgio Squinzi e padre Enrico Arata. Il presidente di Confindustria riconosce che il magnifico restauro di San Giacomo rispecchia in pieno la sua filosofia di rinascita dell’Italia: “Sono convinto che la strada per il rilancio del paese fra le maggiori economie del mondo passi dal recupero del nostro straordinario patrimonio storico-artistico. Solo in questo modo saremo in grado di lasciare ai nostri figli un paese capace ancora di crescere”. Il segretario della Provincia Nord Italia dell’Ordine Domenicano, padre Enrico Arata esprime piena ammirazione per il recupero della grande chiesa eretta dai suoi predecessori.

San Giacomo, il concerto all'alba

“Nel 2016 il mio ordine festeggerà 800 anni dalla fondazione. Riconosco la grandezza di questo restauro, ma lungi da me ogni nostalgia per quello che fu. I Domenicani hanno lasciato questa città e questo convento nel 1867, ma è nostro dovere guardare avanti. Il mio auspicio è che questo luogo straordinario che è stata la nostra casa, contribuisca alla crescita culturale della vostra città”. Un emozionantissimo Andrea Emiliani ricorda preliminarmente quel lontano giorno del 1978 in cui mise piede per primo fra i calcinacci della chiesa di San Giacomo, subito dopo il rovinoso crollo. “Siete stati bravi, avete fatto un lavoro straordinario. Soprattutto ammiro il vostro sindaco e le autorità dell’epoca, che hanno avuto il coraggio di cambiare il primo progetto relativo alla chiesa, optando per il suo pieno recupero. Adesso godetevi questa ricchezza ritrovata”. Dulcis in fundo l’intervento del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. “Entrando qui dentro poco fa mi si è aperto il cuore”. Bonaccini sposa in pieno gli sforzi operati dagli amministratori forlivesi per il recupero di San Giacomo. “Condivido apertamente e faccio mia la vostra decisione di scommettere sulla cultura per il rilancio dell’economia locale. Adesso questo intervento straordinario va messo a disposizione dell’intera comunità emiliano-romagnola”.

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