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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Ecco la task force contro gli incendi boschivi: Protezione Civile al fianco dei turisti

Si rinnova la campagna anti-incendi boschivi, che ha dato buoni frutti negli anni passati per la prevenzione e il contenimento di questa grave piaga per l’ambiente, tipica del periodo estivo

Si rinnova la campagna anti-incendi boschivi, che ha dato buoni frutti negli anni passati per la prevenzione e il contenimento di questa grave piaga per l’ambiente, tipica del periodo estivo. E’ importante conoscere il lavoro spesso “invisibile” che sta dietro alla prevenzione e che, per esempio, di norma evita che anche un banale mozzicone di sigaretta possa trasformarsi in un episodio distruttivo, come accadrebbe se non vi fosse una complessa “rete di sicurezza” che reprime i comportamenti a rischio o interviene sul nascere del rogo.
 
fino al 30 settembre è stata attivata la fase di attenzione. La campagna viene stabilmente attuata sul territorio di Forlì-Cesena grazie al protocollo d’intesa sugli incendi boschivi del 19 settembre 2008. Il protocollo mette in sinergia tutti i corpi preposti a fronteggiare l’emergenza incendi (Corpo Forestale  e Vigili del Fuoco in primis), con l’ausilio del volontariato di protezione civile. Il rischio incendi boschivi viene gestito all’interno del Piano provinciale di emergenza di Protezione Civile e dal punto di vista economico il servizio aggiuntivo dei volontari è garantito grazie ad un contributo regionale annuale alla Provincia, che per il 2013 ammonta a circa 17mila euro (in diminuzione rispetto ai 22.000 euro degli scorsi anni).

Nei primi mesi del 2013, in accordo con il Corpo Forestale dello Stato e i Vigili del Fuoco, si sono tenuti diversi tavoli tecnici coordinati dalla Provincia di Forlì-Cesena che hanno aggiornato per l’estate 2013 diverse attività affidate al volontariato di protezione civile, vale a dire l’avvistamento e il controllo del territorio. In particolare è stata effettuata un’accurata verifica delle postazioni storiche di avvistamento fisso, portandole in punti di maggior visibilità e nelle aree in cui negli ultimi anni si sono concentrati i principali incendi, ma soprattutto integrandole con percorsi di avvistamento mobile o con servizi misti fisso/mobile su brevi tracciati.
 
Spiega il vice-presidente della Provincia di Forlì-Cesena Guglielmo Russo, con delega alla Protezione civile: “In questo modo la presenza della Protezione Civile si fa più vicina ai turisti frequentatori dei boschi del territorio. Il passaggio più frequente dei mezzi con le insegne della Protezione Civile e dei volontari muniti di un’uniforme riconoscibile rende più efficace l’effetto di  deterrenza e porta un professionista dell’anti-incendio boschivo a diretto contatto col cittadino, in questo modo rendendo possibile attività di educazione alla sicurezza, ma anche raccolta di segnalazioni dei comportamenti a rischio. I volontari possono intervenire per la prevenzione, senza tuttavia la possibilità di sanzionare”.
 
In base al nuovo assetto i punti di avvistamento sull’Appennino forlivese e cesenate sono 15: 5 fissi, 5 mobili su itinerari prefissati e altri 5 misti tra fisso/mobile, con brevi itinerari da effettuare due volte nell’arco della durata del servizio. Come negli scorsi anni, il servizio verrà svolto da 180 volontari formati all’avvistamento, di cui circa 150 operativi in attività di repressione. Le attività di avvistamento si svolgono il sabato e la domenica dalle 12 alle 18, a coppie di volontari. A questo si aggiunge un ulteriore servizio, costituito da una squadra di 4 volontari su tre giorni feriali (dal mercoledì al venerdì) e da 2 pattuglie mobili nel fine settimana in quattro percorsi nelle zone di Sogliano al Rubicone, vallate del Montone e Tramazzo, vallata del Bidente,  vallata del Savio. Le attività di repressione degli incendi, invece, sono organizzate tramite 12 squadre di supporto alle strutture operative preposte (Vigili del Fuoco e Corpo Forestale) per attività di supporto logistico, bonifica, sorveglianza in caso d’incendio.
 
Oltre a questo servizio nel territorio provinciale, il volontariato di Protezione Civile può essere attivato dall'Agenzia regionale di Protezione Civile anche per interventi extraprovinciali. Inoltre, una squadra di repressori (circa 5 persone) presteranno servizio nell'ambito del gemellaggio con la Regione Puglia dall'8 al 15 agosto, in una turnazione garantita anche dagli altri coordinamenti provinciali. Per quest’inizio di estate 2013, non si sono verificati episodi di gravi incendi, anche per effetto della piovosità nel mese di giugno e delle temperature non eccessive.

Per questo gli unici due episodi che si contato nei primi 5 mesi dell’anno sono 2 e di scarsa entità (nel comune di Sarsina e di Meldola). Nel 2012, invece, complice un’estate torrida, gli episodi classificabili come incendi boschivi sono stati in totale 27, per un totale di circa 122 ettari bruciati, in base ai dati forniti dal Corpo Forestale dello Stato. Gli eventi più rilevanti si sono verificati nei territori di Sogliano al Rubicone (38 ettari il 25 agosto 2013 e 14 ettari il 12 agosto 2013), Civitella di Romagna (35 ettari il 25 agosto 2013), e Meldola (15 ettari il 9 luglio 2013). Sempre dai dati del CFS emerge che 15 eventi sono stati di natura dolosa, 8 di natura colposa, 3 non ancora classificati e 1 per cause naturali (fulmine). Nel 2011 gli incendi boschivi furono 19, per un totale di 64 ettari bruciati.

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