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Cronaca

Inceneritore, contro lo "Sblocca Italia" di fronte al Parlamento anche l'Isde

ISDE Forlì Cesena aderisce al presidio che ci sarà mercoledì davanti a Montecitorio in occasione della conferenza Stato-Regioni per protestare contro il decreto "Sblocca Italia"

ISDE Forlì Cesena aderisce al presidio che ci sarà mercoledì davanti a Montecitorio in occasione della conferenza Stato-Regioni per protestare contro il decreto “Sblocca Italia”. Recita una nota dei rappresentanti forlivesi di ISDE Patrizia Gentilini e Ruggero Ridolfi: "Con questo provvedimento, unitamente ad altri quali  “ Destinazione Italia” ed “Ambiente protetto” è emersa la chiara volontà del Governo centrale di effettuare una profonda revisione delle competenze Stato- Regioni, assegnando allo Stato il ruolo di guida ed imponendo soluzioni anacronistiche e insostenibili e riducendo di fatto l’autonomia  dei vari territori"

"Con questi provvedimenti il Governo ha  ridotto gli incentivi alle fonti rinnovabili vere confermandoli per le cosiddette assimiliate (inceneritori) e mantenendo di fatto la distorsione del mercato a favore di queste ultime; ha aperto la strada al “carbone pulito”, al settore geotermico  ad alta entalpia (con pericolose ricadute ambientali!), alle trivellazioni per la ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi . Si è  ignorato completamente l’appello di ricercatori e scienziati che dimostrano come la strada delle energie fossili sia del tutto perdente; nei SIN (Siti inquinati di interesse Nazionale) si permette di aggirare l’obbligo di bonifica secondo il principio comunitario del “ chi inquina paga”, anzi si concedono agevolazione economiche per riconversioni industriali che, senza alcuna garanzia per una vera bonifica, aggiungono nuovo inquinamento e nuovo malaffare. Addirittura si è data la possibilità ai grandi poli produttivi di scaricare a mare e in corsi d’acqua secondo la loro capacita produttiva oltre i limiti finora consentiti, metalli pesanti pericolosi quali alluminio, arsenico, cromo, ferro, piombo, cadmio nichel, mercurio e solventi organici. Come dire che più si è grandi e più si è autorizzati ad inquinare".

"Con il decreto “Sblocca Italia” si è poi consentita tutta una serie di superamenti e semplificazioni di vincoli ambientali visti come ostacolo alla crescita economica e non come controllo e garanzia delle difesa di diritti collettivi  a salvaguardia dell’ambiente e della salute. In particolare all’art.35  gli inceneritori di rifiuti, che  per la normativa italiana rientrano  fra le industrie insalubri di classe I, vengono definiti “infrastrutture e insediamenti strategici di preminente interesse nazionale, ai fini della tutela della salute e dell’ambiente” e, in base ad evidenti volute distorsioni di valutazione e di calcolo, ne viene prevista la costruzione di nuovi e per quelli esistenti ne viene disposto l’utilizzo al massimo della loro potenzialità con superamento dei vincoli territoriali. In questo modo non vengono sanzionate le amministrazioni che non raggiungono neppure  gli obiettivi minimi di raccolta differenziata, vengono penalizzate quelle che li hanno ampiamente superati, si pone un freno ad una vera gestione virtuosa dei rifiuti e si consente il  peregrinare di ingentissime quantità di rifiuti attraverso tutto il paese. Tutto ciò è a dir poco paradossale in quanto vengono completamente ignorati sia la normativa vigente in ambito europeo - recepita  anche dal nostro paese - che  indica la scala delle priorità nella gestione dei rifiuti previlegiando riduzione e recupero di materia rispetto al recupero di energia".

"Per tutti questi motivi intendiamo ribadire, auspicando la massima partecipazione all’iniziativa, la nostra piena condivisione a questo presidio in cui si riconoscono le tante  realtà  di Cittadini, Comitati, Associazioni, Società Scientifiche  che da tempo la salubrità del proprio ambiente ed il futuro dei propri figli".

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