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Cronaca Coriano / Via Carlo Grigioni

Inceneritore, i Verdi rintuzzano: "Bulbi ha riguardo per Hera"

"Il presidente Bulbi, sobrio e misurato come sempre, con salda fermezza ci dice che l'inceneritore brucerà solo 120 mila tonnellate massimo. Vogliamo dargli fiducia. Però ci permetta di dire che ci preoccupa il suo ragionamento"

Continua il duro botta e risposta tra il presidente della Provincia Massimo Bulbi e il Verdi, dopo l'annuncio che Hera ha chiesto di aumentare di 26mila tonnellate la portata dell'inceneritore, per bruciare biomasse accanto ai rifiuti urbani. Dopo le rassicurazioni di Bulbi che non sarà permesso ad Hera l'aumento di portata, ma la possibilità di bruciare biomasse entro il limite massimo sì, al posto del gas metano, tornano i Verdi.

Bulbi era stato molto duro con il partito ambientalista: “Il presidente Bulbi, sobrio e misurato come sempre, con salda fermezza ci dice che l’inceneritore brucerà solo 120 mila tonnellate massimo. Vogliamo dargli fiducia. Però ci permetta di dire che ci preoccupa un po’ il ragionamento riguardante la sostituzione del metano con le biomasse “per mantenere la migliore funzionalità”, dal momento che anche i bambini sanno che il potere calorico delle biomasse è inferiore a quello del metano. Non vorremmo che, come per la questione “ adeguamento “ tradotta con “ampliamento “ da 60  a 120 mila tonnellate, che le rigorose parole del nostro Presidente avessero un significato diverso da quello della lingua italiana”.

E ancora: “Non deve prendersela se riteniamo che egli abbia sempre mostrato un occhio di riguardo nei confronti di Hera , prova ne sono i 60 milioni che vanta di aver speso per le fognature : non è Hera che deve occuparsene, visto che incassa i soldi della depurazione? E ancora, perché Romagna acque, che grazie alla decisione di ATO ha abbassato il costo dell’acqua ad Hera, realizza impianti di depurazione, compito invece della multi utility ? Infine tispetto alle sue serene dichiarazioni riguardante i rifiuti a Napoli vogliamo ricordargli che l’eterno commissario che doveva occuparsene e doveva risolvere il problema, dotato di poteri enormi, era un importante esponente del suo attuale partito, l’ex presidente Bassolino. Non ci risulta che Bassolino fosse un Verde nè che agisse secondo indicazioni o direttive dei Verdi”.

E per ultimo: “Se poi torna ad insistere sulla scomparsa dei Verdi dal Parlamento, dobbiamo riconoscere che parla con cognizione di causa perché il suo precedente partito, la DC, è stato cancellato dai cittadini principalmente perché, invece di dire dei no, rispondeva ai “clientes” con dei “prego si accomodi, faccia come fosse casa sua”.
 

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