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Cronaca

Inceneritore, Forlì la spunta in regione: la portata sarà ridotta a 80mila tonnellate

Il Sottosegretario alla Presidenza della giunta regionale Alfredo Bertelli, in un recente incontro con gli amministratori del territorio, ha confermato che le proposte di modifica sopra elencate sono coerenti con gli obiettivi di piano

Lunedì scaduto il termine per l'invio da parte di enti, associazioni e cittadini delle osservazioni al Piano Regionale Gestione Rifiuti. Il Comune di Forlì ha inviato alla Regione Emilia-Romagna diverse osservazioni, tra cui, insieme alla Provincia di Forlì-Cesena, la richiesta di confermare le prescrizioni attualmente vigenti per l'inceneritore di via Grigioni: quindi la riduzione della quantità autorizzata a 80mila tonnellate dal 2020, in accordo ai flussi di rifiuti indifferenziati, prodotti nella Provincia di Forlì-Cesena e divieto di trattare rifiuti speciali.

Il Sottosegretario alla Presidenza della giunta regionale Alfredo Bertelli, in un recente incontro con gli amministratori del territorio, ha confermato che le proposte di modifica sopra elencate sono coerenti con gli obiettivi di piano, e, anzi, anticipano positivamente i suoi effetti. Il Comune ha inoltre chiesto di verificare dal punto di vista tecnico ed economico gli scenari alternativi e, in particolare, la pianificazione di un impianto di trattamento meccanico-biologico nel territorio forlivese, al fine di ridurre ulteriormente la quantità di materiale avviato a incenerimento, e attuare il percorso di transizione verso il post-incenerimento.

Su questo tema arriva anche l'intervento di Thomas Casadei, consigliere regionale Pd e componente Commissione "Ambiente, Territorio, Mobilità": “In questi mesi si è lavorato molto, di concerto con le amministrazioni locali e la Provincia di Forlì-Cesena, per raggiungere alcuni obiettivi fondamentali da inserire nel Piano Regionale Gestione Rifiuti in corso di definizione. In primo luogo, la conferma delle prescrizioni attualmente vigenti per l'inceneritore di Forlì rappresenta certamente un importante risultato per il territorio forlivese e per tutta la Regione”.

Continua Casadei: “In secondo luogo, la riduzione della quantità autorizzata a 80.000 tonnellate nel 2020, ottenuta grazie alla riduzione di rifiuti indifferenziati prodotti nell'ambito provinciale, e il divieto di trattamento di rifiuti speciali, costituiscono passi decisivi per la transizione verso il post-incenerimento, pienamente coerente con la pianificazione e gli obiettivi regionali. In terzo luogo, questo tipo di pianificazione può sicuramente promuovere una nuova filiera economica legata al riciclo di materia e alla raccolta differenziata di qualità, strumenti determinanti per lo sviluppo occupazionale e la qualità ambientale del territorio”.

Conclude il consigliere regionale democratico: ““Un tale risultato è il frutto di un lavoro integrato che ha visto lavorare insieme, grazie alla straordinaria perseveranza dell'assessore Alberto Bellini, i Comuni di tutta la Regione coordinati da Anci, l'amministrazione comunale di Forlì e quella provinciale di Forlì-Cesena. Aver partecipato, fin dall'inizio, ai vari passaggi in vista della definizione di questi obiettivi è stato un modo efficace per trovare il giusto equilibrio tra richieste del territorio e necessità di pianificazione su più ampia scala: l'esito è certamente molto avanzato, nonché in piena sintonia con gli obiettivi che su queste materie l'Europa assegna a Regioni e Comuni”.

IL MOVIMENTO 5 STELLE - “Questo iper attivismo in tema di rifiuti del Partito Democratico si spiega solo con un fatto: temono il programma elettorale del Movimento 5 Stelle che della chiusura dell'inceneritore ben prima del 2020 ha fatto la sua bandiera e su questo non transigeremo una volta conquistato il Municipio”, commenta Daniele Avolio, candidato a sindaco del Movimento 5 Stelle di Forlì (qui la notizia completa).

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