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Incidenti stradali

Incidenti, pedoni nel mirino: nell’ultimo triennio aumento di morti e feriti in provincia

E' quanto emerge dai dati dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione che ha analizzato l’ultimo triennio dei dati validati Istat – 2015/2017 – relativi all’incidentalità di ciclisti e pedoni sulle strade della Romagna

Sulle strade del territorio della Romagna sono in aumento nell’ultimo triennio sia i feriti che le persone decedute di questi utenti della strada. E' quanto emerge dai dati dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione che ha analizzato l’ultimo triennio dei dati validati Istat – 2015/2017 – relativi all’incidentalità di ciclisti e pedoni sulle strade della Romagna. I dati sono ancora troppo elevati per questi utenti “deboli” o vulnerabili, categoria di cui fanno parte anche i motociclisti, perché in caso di incidente non hanno attorno a sé un "involucro" che li protegga, ma, mentre i motociclisti indossano ormai regolarmente tutti il casco, nel caso dei ciclisti non è presente di solito neppure quello, non essendo obbligatorio per il Codice della Strada. In caso di caduta la scatola cranica è completamente esposta agli urti contro gli ostacoli presenti o contro l’asfalto. Nell’ultimo triennio i ciclisti feriti sulle strade romagnole sono aumentati passando da 1.133 nel 2015 a 1.155 del 2017, i pedoni da 433 a 519. I ciclisti morti aumentano da 13 a 20, mentre i pedoni da 15 a 18. Per quanto riguarda le fasce di età, sono sempre gli over65 quelli più numerosi sia fra i ciclisti che fra i pedoni deceduti.

Il dato provinciale dei ciclisti

Per quanto riguarda la provincia di Forlì-Cesena, decresce da cinque a quattro ciclisti deceduti, mentre i pedoni aumentano da cinque a sei. Nella fascia d'età 0-17 nel 2015 i ciclisti feriti sono stati dodici, trenta nel 2016, e venticinque nel 2017, mentre c'è stata una sola vittima nel 2015; nella fascia d'età 18-39 nel 2015 i feriti sono stati settantanove, novantasette nel 2016 e novantaquattro nel 2017, mentre vi è stato un decesso nel 2017. Nella fascia d'età 60-64 i feriti nel 2015 sono stati centosessanta, nell'anno successivo centoquarantotto e centotrenta nel 2017; mentre vi sono stati tre morti nel 2015, due nel 2016 e nessuno nel 2017. Per quanto riguarda gli over 65, i feriti sono diminuti: centouno nel 2015, novant'otto nel 2016 e ottantatre nel 2017; mentre per quanto riguarda i morti ve ne sono stati uno nel 2015, cinque nel 2016 e tre nel 2017. In totale vi è stato un calo dei feriti passati dai trecentocinquantatre del 2015 ai trecentotrentadue del 2017, così come le vittime, da cinque a quattro dopo un 2016 con sette lenzuoli bianchi.

Il dato provinciale dei pedoni

Per quanto riguarda i pedoni, nella fascia d'età 0-17 nel 2015 i feriti sono stati ventiquattro, venti nel 2016 e ventidue nel 2017; nella fascia d'età 18-39 nel 2015 i feriti sono stati ventisette, stesso numero nel 2016 e quarantadue nel 2017, mentre vi è stato un decesso sia nel 2016 che nel 2017. Nella fascia d'età 60-64 i feriti nel 2015 sono stati trentatre, nell'anno successivo trentanove e quarantanove nel 2017, mentre vi sono stati un morto nel 2015 ed uno nel 2017. Per quanto riguarda gli over 65, i feriti sono aumentati: quaranta nel 2015, quarantadue nel 2016 e cinquantasette nel 2017; mentre per quanto riguarda i morti ve ne sono stati quattro nel 2015, due nel 2016 e quattro nel 2017. In totale vi è stato un aumento dei feriti passati dai 124 del 2015 ai 170 del 2017, così come le vittime, da cinque a sei dopo un 2015 con tre lenzuoli bianchi.

Per quanto riguarda la tipologia di strada, la strada urbana risulta, anche nel 2017, quella dove più frequentemente avvengono gli incidenti (64,4%), di cui il 40,5% mortali e il 60,5% con feriti.
Seguono, molto staccate, la strada provinciale con il 9,4% di incidenti e la statale con 7,3%. Diverso il discorso per la mortalità: mentre sulle strade urbane si attesta a 40%, sulle provinciali e statali sale a 17% e 14%, da cui si deduce che la velocità incida in maniera rilevante sugli esiti degli incidenti. Da tenere presente che il codice della strada stabilisce (articolo 190 del codice della strada) che "da mezz’ora dopo il tramonto del sole a mezz’ora prima del suo sorgere, i pedoni che circolano sulla carreggiata di strade esterne ai centri abitati, prive di illuminazione pubblica, devono marciare su unica fila". L’obbligo del giubbotto catarifrangente esiste invece per i ciclisti sempre quando circolano in galleria e fuori dai centri abitati da mezz'ora dopo il tramonto del sole a mezz'ora prima del suo sorgere.

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