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Venerdì, 19 Aprile 2024
Incidenti stradali

Militari morti in autostrada, si attendono i corpi per le esequie con i vertici dell'Esercito

Il 66° reggimento "Trieste" di Forlì vive queste ore, successive alla morte dei due militari Valerio Canzio e Rocco Rilievi, con angoscia

Il 66° reggimento "Trieste" di Forlì vive queste ore, successive alla morte dei due militari Valerio Canzio e Rocco Rilievi, con angoscia. Il neo-comandante Vito Nitti, che si è insediato alla guida della caserma "De Gennaro" di viale Roma poco più di un mese fa, si è recato a Venezia, accompagnando i famigliari delle vittime per le procedure di rito in questi casi, quali ad esempio il riconoscimento delle salme. Dopo gli esami cadaverici che l'autorità giudiziaria riterrà di eseguire, i corpi saranno restituiti ai familiari, con le possibili esequie ufficiali che si terranno probabilmente nella caserma forlivese, alla presenza delle massime cariche delle Forze Armate.

> L'incidente: le drammatiche immagini

Non è la prima volta che il 66° reggimento "Triste" piange delle vittime: come spesso succede come per tutti i lavoratori (e i militari non fanno eccezione), la prima causa di morte in servizio sono proprio gli incidenti stradali. Basti ricordare che 12 anni fa, sempre sull'autostrada A4, vicino a Padova, morirono tre militari di stanza a Forlì, in una situazione molto simile. Intanto la Polizia Stradale ha definito maggiormente il quadro dell'incidente, con la Panda con le insegne dell'Esercito che è stata tamponata in terza corsia di sorpasso da un furgone, il cui conducente, ultrasettantenne, ha riportato ferite non gravi. Stabili anche le condizioni del militare sardo di 34 anni, non più in pericolo di vita, ricoverato all'ospedale di Treviso, il terzo che si trovava a bordo della Panda dell'esercito.
 

Il cordoglio del sindaco: "66° Parte integrante della città

La vita forlivese dei due militari

Lo schianto è avvenuto lungo l'autostrada A4 verso le 11 di lunedì in provincia di Venezia. A perdere la vita sono stati due militari in servizio alla caserma “De Gennaro” di viale Roma a Forlì, diretti in provincia di Pordenone per motivi di lavoro. Canzio e Rilievi erano a Forlì da molti anni: Canzio, celibe, da dieci anni e Rilievi, sposato e con un figlio di 4 anni, da ben 18 anni in servizio in città. quest'ultimo aveva la moglie, farmacista, e il bambino che vivono in Campania e Rocco, la cui famiglia è di Bitonto (Bari) appena poteva li raggiungeva.  Cordoglio è stato espresso dal ministro della Difesa Elisabetta Trenta e dal capo di Stato maggiore, il generale Salvatore Farina.

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