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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Incidenti, cala a Forlì-Cesena il numero di ciclisti morti e feriti: nel 2022 tre decessi e 309 sinistri

L'Osservatorio per l'educazione alla sicurezza stradale ha elaborato i dati sugli incidenti che hanno coinvolto biciclette in ambito regionale nella fascia temporale 2019-2022

L'Osservatorio per l'educazione alla sicurezza stradale ha elaborato i dati sugli incidenti che hanno coinvolto biciclette in ambito regionale nella fascia temporale 2019-2022. Nel 2022, rispetto al 2019, il numero d’incidenti con almeno un velocipede coinvolto è sceso (-6,7%) così come il numero dei feriti (-8,7%) e quello dei morti (-46,7%, pari a -28 unità).

La provincia di Bologna registra una imporrante diminuzione di 9 deceduti su velocipede, Modena -5 e Parma -3, mentre Piacenza registra un aumento. Netta riduzione dei morti in bicicletta anche nella provincia di Forlì-Cesena: 7 nel 2019 contro i 3 nel 2022, nel 2020 e nel 2021 erano stati 6. Gli incidenti con feriti nel 2019 erano stati 367, nel 2022 sono stati 309 con una riduzione del 15%.

Regole per la sicurezza dei ciclisti 

Così l'Osservatorio: "Ancora una volta ricordiamo che la sicurezza dei ciclisti è garantita anche dalla loro visibilità, statuita dall’articolo 182 comma 9 bis del Codice della Strada che prevede che indossino giubbotto o bretelle retroriflettenti ad alta visibilità quando circolano in galleria e fuori dai centri abitati da mezz’ora dopo il tramonto a mezz’ora prima del suo sorgere. Si suggerisce di utilizzarlo anche nei centri abitati per contrastare i rischi creati dal buio, dalla scarsa illuminazione della strada e dall’uso di abiti scuri o mimetici che lo rendono un possibile bersaglio. Di notte, infatti il rischio di incidente è tre volte più alto che durante il giorno.

La distrazione la causa principale

"I dati statistici, in continuità col passato, evidenziano che il tallone di Achille dell’incidentalità è l’ambito urbano che vede coinvolti i soggetti fragili, gli utenti deboli e il primo elemento da considerare è proprio il comportamento (leggi distrazione) la maggior causa del danno, come certifica ISTAT. ISTAT ANNO 2022: Con riferimento alla categoria della strada, la prima causa di incidente: a) sulle strade urbane è il mancato rispetto delle regole di precedenza o semaforiche (16,3%), seguita dalla guida distratta (12,7%); b) sulle strade extraurbane è la guida distratta o andamento indeciso (15,0%), seguita dalla velocità (13,7%) c) guida distratta o andamento indeciso (15,0%), seguita dalla velocità (13,7%) L’incidente stradale è quasi sempre causato da comportamenti errati umani e raramente è imputabile alla fatalità o a guasti meccanici. La distrazione è sempre la principale causa e/o concausa di incidentalità. Altro atteggiamento abbinato o fonte stessa di distrazione è l’aggressività stradale, in forte crescita, no- nostante il livello di guardia si fosse già raggiunto ante-pandemia. Altri elementi che producono incidentalità sono il mancato rispetto della distanza di sicurezza, l’abitudinarietà al percorso che porta ad un “distacco” della attenzione alla guida e ad una (falsa) sicurezza psicologica sulla “conoscenza” del percorso, l’abuso di alcol e sostanze psicotrope. Recenti statistiche hanno attestato che quasi il 50% degli incidenti stradali mortali abbia proprio come concausa l’abuso di alcool e di sostanze stupefacenti. La comparsa della pandemia ha incancrenito, contribuendo addirittura ad accrescere, il problema dei comportamenti non consoni sulla strada. Le criticità sociali e lavorative hanno aumentato la distrazione e l’aggressività, già presenti a livelli di guardia ante covid, con la conseguenza che il traffico è divenuto ancora più frenetico e caotico".

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