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Cronaca

Incidenti stradali, l'allarme di Asaps: "Troppi morti nel 2011"

L'Asaps chiede "che l’attenzione sul versante della sinistrosità stradale rimanga alta da parte delle istituzioni e di tutte le agenzie di controllo”

Dati contrastanti sul numero di incidenti stradali nella provincia di Forlì-Cesena. Secondo l'Istat nel 2010 vi sono stati 1.764 incidenti, dove hanno perso la vita 34 persone e 2.337 sono rimasti feriti. L'Asaps, l'Associazione sostenitori e amici polizia stradale, ha contato 41 vittime. “Rimane il fatto che  rispetto alle 39 vittime segnalate dall’Istat nel 2009 non ci sarebbe nel 2010 nessun miglioramento, semmai un esatto pareggio”, sottolinea il presidente di Asaps, Giordano Biserni.

“I dati ufficiali ISTAT degli incidenti stradali del 2010  sono stati diffusi solo il 9 novembre scorso a Roma, dove eravamo presenti – esordisce Biserni -. Per noi che siamo da sempre attenti alle verifiche dei dati che riguardano la sicurezza stradale è stato un po’ deludente constatare che per lo scorso anno la diminuzione si è fermata ad un modesto -1,9% per gli incidenti, -1,5% per i feriti e -3,5% per i morti, 4.090 in totale rispetto ai 4.237 del 2009, quando si registrò un calo a doppia cifra del 10,3%. Con 4.090 vittime abbiamo purtroppo conquistato l’indesiderato primato di incidenti fatali fra tutti i paesi dell’UE”.

“Però abbiamo voluto puntare l’attenzione sulla nostra realtà territoriale e abbiamo rilevato dai dati ISTAT che nella provincia di Forlì – Cesena si sono contati nel 2010 in totale 1.764 incidenti dove hanno perso la vita 34 persone e 2.337 sono rimaste ferite – sottolinea il presidente di Asaps -. Ci ha subito colpito il dato delle vittime secondo noi non corrispondente al numero dei decessi sulle strade della provincia. Poiché proprio dal 2010 l’ASAPS ha predisposto un proprio report sulle vittime mortali nella provincia, è emersa una rilevante e sorprendente differenza. Il nostro osservatorio ne ha infatti contate 41”.

Biserni precisa che “pur non volendo considerare fra le vittime calcolate il motociclista morto a Cesena il 4 agosto 2010 dopo quasi 2 mesi dal sinistro, in quanto l’Istituto di statistica calcola i decessi avvenuti solo nei 30 giorni dal sinistro e pur eliminando dal conteggio anche il ciclista morto il 21 gennaio del 2010 a seguito di un incidente avvenuto l’anno prima il 22 dicembre 2009, esattamente 30 giorni prima, rimangono comunque nel nostro report ben 39 morti (di cui 3 avvenuti in autostrada) rispetto ai 34 segnalati dall’ISTAT”.

Per il presidente di Asaps si tratta di “un divario veramente importante pari ad una differenza del 13% di lenzuoli bianchi in più. Anche se rimane molto positivo il dato a confronto con la media di 54 vittime degli anni precedenti sul tutte le strade della provincia. Rimane il fatto che  rispetto alle 39 vittime segnalate dall’ISTAT nel 2009 non ci sarebbe nel 2010 nessun miglioramento, semmai un esatto pareggio. Ricordiamo qui che Giorgia e Perla non ricadono per altro nei dati ISTAT della sinistrosità della nostra provincia in quanto l’incidente avvenne nel novembre 2009 in provincia di Ravenna”.

“Si può anche precisare che le 39 vittime del 2010, di cui 26 nell’area forlivese e 13 in quella cesenate, secondo  l’Osservatorio il Centauro – ASAPS, sono costituite da 12 trasportati e conducenti di autovetture, 13 motociclisti, 7 ciclisti e 7 pedoni – aggiunte Biserni -. Si segnala anche il significativo dato che fra i 39 deceduti 5 erano stranieri di cui 2 bambini. L’ASAPS ha potuto anche verificare in quali mesi si sono rilevate le differenze nel numero delle vittime rispetto ai dati ISTAT, con un decesso in più nei mesi di gennaio, settembre, ottobre, novembre, dicembre.
Infine l’Osservatorio dell’ASAPS segnala che nel 2011 al 30 novembre  le vittime della strada nella provincia di Forlì – Cesena sono già 41 di cui 15 conducenti e trasportati in auto, 3 ciclisti, 5 pedoni e ben 18 motociclisti. Per questo chiediamo che l’attenzione sul versante della sinistrosità stradale rimanga alta da parte delle istituzioni e di tutte le agenzie di controllo”.

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