Infiltrazioni, pozzanghere, aree inagibili, porte rotte: lo stato di alcune palestre
Infiltrazioni d’acqua, cantieri mai portati a termine, attrezzi vetusti e non più utilizzabili. Anche le palestre pubbliche di Forlì, tra mancanza di fondi, malaburocrazia e incuria, versano in cattive condizioni
Infiltrazioni d’acqua, cantieri mai portati a termine, attrezzi vetusti e non più utilizzabili. Anche le palestre pubbliche di Forlì, tra mancanza di fondi, malaburocrazia e incuria, versano in cattive condizioni. Si tratta di palestre utilizzate da migliaia di ragazzi, la mattina durante l’orario scolastico per le ore di educazione fisica e il pomeriggio per le attività agonistiche e non delle polisportive, che pagano per questi spazi spesso inadeguati.
Il 15° rapporto sulla sicurezza delle scuole indica che in Italia il 28% delle scuole sono prive di palestra. Quelle che ce le hanno rilevano nel 37% dei casi segni di fatiscenza quali muri scrostati, infiltrazioni, muffa o strutture danneggiate e non riparate, quali finestre (25%) , attrezzi danneggiati (il 29%). Senza toccare il capitolo pulizia: sono sporche un quarto delle palestre italiane.
Ed anche Forlì ha i suoi problemi. La palestra dell’Itis Marconi, in viale della Libertà, nell’ultimo acquazzone della scorsa settimana si è allagata e ben visibili sono le insalubri macchie di umidità e i danni agli intonaci dei muri. Nella stessa struttura si rilevano pavimenti danneggiati, e mancanza di arredi: uno degli spogliatoi è senza la porta da un mese.
Non va meglio per il Ginnasio sportivo che si trova vicino all’Itis. Qui, negli spogliatoi posti nel sotterraneo presentano muri scrostati, vecchie strutture arrugginite inutilizzate ma mai smontate (cassoni in metallo per il riscaldamento). I bagni presentano porte rotte, mentre i lavandini non hanno neanche un minimo di dotazione quali saponi, fon e apparecchi per asciugare le mani. Le porte dei bagni non si aprono in quanto dei lavori edili successivi per realizzare delle turche hanno creato ostacoli fino a permetterne un’apertura solo a metà.
Nella palestra del centro studi (le palestre di Liceo Scientifico e istituto tecnico commerciale in via Aldo Moro) si è costretti ad allenarsi in un unico grande ambiente in sport diversi come pallavolo, pallacanestro e ginnastica ritmica, con disturbo reciproco tra le varie attività. Qui ci sarebbero anche delle tribune, i cui accessi tuttavia sono inagibili da anni.
