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Cronaca

"Informatica solidale": Techne ed Hera donano 95 computer a favore di persone svantaggiate

Le due realtà hanno donato 95 PC per l'alfabetizzazione informatica di detenuti, rifugiati e persone indigenti grazie al riutilizzo e recupero dei computer aziendali dismessi dalla multiutility.

Recuperare vecchi computer, di tecnologia obsoleta ma ancora funzionanti, dismessi da Hera per metterli a disposizione di fasce della popolazione svantaggiate, coinvolte in progetti di alfabetizzazione informatica e reinserimento lavorativo e sociale, quali disabili, anziani, detenuti, extracomunitari, rifugiati politici e persone senza fissa dimora: questo l'obiettivo di un accordo sottoscritto tra Techne, ente di formazione di proprietà pubblica che lavora da oltre quarant'anni in favore delle fasce svantaggiate, ed Hera, al fine di favorire l'alfabetizzazione informatica di persone in difficoltà e bisognose. L'accordo prevede che Techne prenda in consegna 120 apparecchiature informatiche (70 fissi e 50 portatili), ne verifichi la funzionalità e le possibilità di rigenerazione e predisponga l'eventuale recupero di parti di ricambio fino al completo ricondizionamento.

95 di questi 120 PC sono già stati donati, in poco meno di un anno, a cooperative sociali che gestiscono progetti in favore di detenuti e rifugiati, nonchè ad associazioni di volontariato a supporto delle persone più indigenti (Caritas, Assiprov - Centro Servizi per il volontariato, Casa circondariale di Forlì, Coop.va Dialogos e altre). Le restanti 25 apparecchiature rigenerate saranno destinate a specifiche iniziative di alfabetizzazione informatica per facilitare l'inclusione socio-lavorativa delle persone. Tra questi il 'Progetto Rifugiati' rivolto a persone richiedenti asilo politico o rifugiati politici e progetti di sostenibilità sociale promossi dalle scuole e/o dalle associazioni locali, con particolare riferimento a persone disabili, tossicodipendenti e svantaggiati in genere. Techne ed Hera, partner da oltre 10 anni in progetti che coniugano le tematiche sociali e la sostenibilità ambientale sono fermamente convinti del valore di iniziative con una duplice valenza, umanitaria ed eco-sostenibile, che mettono in campo interventi per l'inclusione sociale delle fasce più deboli della popolazione.

"Giunti a fine anno era doveroso fare un bilancio - afferma soddisfatta Lia Benvenuti, direttore di Techne - e siamo felici di aver raggiunto le 95 apparecchiature consegnate. Il progetto - continua la Benvenuti - ha quindi raggiunto il suo obiettivo di sostenere da un lato una cultura dell'accoglienza per i rifugiati presso le comunità del territorio e dall'altro promuovere l'alfabetizzazione informatica delle categorie più svantaggiate della nostra società, offrendo anche ai meno abbienti l'opportunità di mettersi in gioco ed entrare a far parte dell'era digitale, il tutto in un'ottica di inclusione lavorativa e di pieno inserimento sociale nella comunità". "In aggiunta alle importanti e positive ricadute sociali - conclude Salvatore Molè, Direttore Centrale Innovazione di Hera - questa iniziativa presenta anche un aspetto ecologico-ambientale non trascurabile: consente infatti di riutilizzare apparecchiature informatiche che non hanno più i requisiti necessari per la nostra azienda, ma che risultano invece pienamente adeguate alle esigenze di altre persone, riducendo così la produzione complessiva di rifiuti".

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