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Cronaca

Forlì-Mosul, gemellaggio di solidarietà: raccolti 10mila euro per i profughi

Da fine luglio a fine dicembre sono stati raccolti e consegnati direttamente o inviati a padre Majeed oltre 10mila euro

Proseguono e si ampliano le iniziative di solidarietà a favore dei cristiani perseguitati di Mosul, raccolti nei campi profughi in Kurdistan. All'iniziativa, partita a luglio 2015 dalla Parrocchia di Regina Pacis, legata da una lunga amicizia al giovane sacerdote iracheno Majeed Attalla, stanno mano a mano aderendo altre comunità parrocchiali forlivesi: da San Giovanni Evangelista a Coriano, da San Mercuriale a Santa Lucia. Ma anche singoli cittadini e "diversamente credenti" che offrono così il loro segno di condivisione. 

Da fine luglio a fine dicembre sono stati raccolti e consegnati direttamente o inviati a padre Majeed oltre 10mila euro. Come ha dichiarato don Roberto Rossi, parroco di Regina Pacis, sempre in collegamento con padre Majeed, "la situazione resta molto grave. Nei campi profughi c'è necessità di tutto: dal cibo ai vestiti, dalle cure mediche alla scuola per i bambini, dall'assistenza per gli anziani alla cura morale e spirituale. La gente non ce la fa più, soprattutto per la mancanza totale di prospettive, di futuro".

"Molte famiglie tentano di andare all'estero - ha aggiunto -. Due di queste hanno perso la vita nel Mar Egeo: sei corpi sono stati recuperati e riportati in Kurdistan, un bambino non è stato ritrovato. Ho seguito il dolore, il pianto, la preghiera accorata di vescovi, sacerdoti e fedeli ai funerali che si sono svolti nel grande campo profughi dei mille container. Anche le famiglie che riescono a raggiungere qualche paese dell'Europa, dell'America o dell'Australia rischiano una grave disgregazione della loro comunità cristiana e della loro pratica”.

Il vescovo siro-cattolico di Mosul, Mons. Yohanna Petros Mouché, e padre Majeed hanno inviato il loro ringraziamento commosso alla comunità forlivese:  "Abbiamo perso tutto, ma ringraziamo Dio, perché non abbiamo perso la fede. Pregate per noi, non dimenticateci".

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