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Domenica, 28 Aprile 2024
Il ricordo di Annalena Tonelli

Tante iniziative in ricordo di Annalena Tonelli a vent’anni dalla morte. E c'è la veglia in Duomo con il cardinal Zuppi

La città si prepara a ricordare la missionaria forlivese uccisa in Somalia nel 2003 con incontri e testimonianze in programma dal 3 al 9 ottobre

La città di Forlì si prepara a ricordare la figura di Annalena Tonelli, la missionaria forlivese uccisa in Somalia il 5 ottobre 2003, a vent’anni dalla sua scomparsa. Un ventennale che sarà celebrato con incontri, testimonianze e momenti di coinvolgimento delle scuole per rinnovare la testimonianza e il messaggio più che mai attuale di Annalena.  Per l’occasione, l’artista forlivese Franco Vignazia ha realizzato un dipinto su carta a lei ispirato, che la ritrae e sintetizza la sua opera missionaria, immagine simbolo del ventennale.

Il ciclo di iniziative, promosso dal Comitato per la lotta contro la fame nel mondo, dal Centro per la Pace di Forlì, dal Centro missionario diocesano, dalla Compagna quelli della Via, dal gruppo Darsi Pace, in collaborazione con il Comune di Forlì, prederanno il via martedì 3 ottobre con il tour guidato attraverso la storia e i luoghi del Comitato ed è rivolto agli studenti delle scuole medie e superiori. “Vuole essere un momento dedicato ai giovani - spiega Andrea Saletti, nipote di Annalena e membro del Comitato per la lotta contro la fame nel mondo - per far conoscere il suo messaggio rivolto alle giovani generazioni, in occasione dei 60 anni di attività del Comitato”. “Mentre noi siamo qui - ha sottolineato Saletti - a Borama si prepara il ricordo della ‘mamma’ su iniziativa della comunità dei sordi che Annalena ha aiutato negli ultimi anni di vita”. Continua, intanto, l’attività del centro di riabilitazione fondato da Annalena Tonelli a Wajir, al confine tra Kenya e Somalia, dove sono presenti le sue ceneri, grazie alla presenza di un piccolo gruppo di suore Camilliane.

Mercoledì 4 ottobre, in piazzetta della Misura, all’interno delle Giornate della Legalità organizzate dalla Consulta comunale, in collaborazione con le associazioni del territorio e l’assessorato alla Legalità del Comune di Forlì. In programma alle 18 un incontro dal titolo “Conosciamo Annalena”, tenuto da Andrea Saletti, mentre alle 20,30 lo spettacolo teatrale “Io sono nessuno. La città della Gioia”, portato in scena dai bambini della scuola primaria “Manzoni”. A seguire lo spettacolo teatrale dei ragazzi della scuola media “Caterina Sforza” dal titolo “Vuotando le tasche del nostro coraggio”. 

Le celebrazioni proseguono giovedì 5 ottobre in Duomo, alle 20.45, con la veglia missionaria “Cuori ardenti, piedi in cammino” presieduta dal cardinal Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana. “Sarà un momento per fare memoria della testimonianza di Annalena - dice Sauro Bandi, direttore del Centro missionario diocesano - - nel ventesimo anniversario della sua morte, riprendendo il messaggio di papa Francesco per il mese missionario”.

Sarà il fondatore del gruppo Darsi Pace - nonché poeta, filosofo e voce radiofonica - Marco Guzzi, venerdì 6 ottobre alle 20.30 nel Teatro di Vecchiazzano (via Veclezio 13/b) a parlare di “Nuove vocazioni per una umanità nuova”, in un evento che si aprirà con un video del 2003, quando Annalena Tonelli, proprio nella sede Comitato raccontò cos’era per lei il senso della vita. I ragazzi della Compagnia della Via daranno la propria testimonianza. 

Chiude il ciclo delle iniziative, lunedì 9 ottobre alle 15,30 nella chiesa di Ravaldino, l’incontro dal titolo “Raccontiamo Annalena Tonelli”, curato dall’associazione progetto Ruffilli nell’ambito del ciclo “Caffè per tutti”. E’ inoltre in programma, per sabato 11 novembre nel Salone Comunale, un momento in cui si farà memoria di Annalena con un convegno e testimonianze.

“Celebriamo una concittadina straordinaria - dice l’assessora alla Pace e Diritti umani, Barbara Rossi - una donna coraggiosa che ha dedicato la sua vita agli altri, che ha portato la sua vocazione verso le fragilità umane, che ha avuto l’intuito di andare oltre le barriere religiose, culturali e fisiche. E’ Importante che si continui a parlare di lei”. “Io ho avuto il pacere di conoscerla quando ero piccola e la ricordo come una donna illuminante - racconta -. E’ fondamentale portare la sua esperienza nelle scuole, in un mondo in cui non c’è rispetto per la diversità e per la fragilità dobbiamo portare il suo messaggio a partire dalla nostra città”.
 

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