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Toponomastica

L'omaggio di Forlì al professor Dino Amadori: il Giardino San Domenico porterà il nome dell'oncologo di fama mondiale

Come da procedimento amministrativo, le denominazioni saranno sottoposte alla valutazione della Prefettura per l'approvazione definitiva

Un giardino in memoria di Dino Amadori, l'oncologo di fama e valore internazionale, fondatore nel 1979 dell’Istituto Oncologico Romagnolo e nel 2007 dell’Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei tumori Irst di Meldola, scomparso il 23 febbraio del 2020 all'età di 82 anni. A portare il nome di Amadori sarà l'area verde di piazza Guido da Montefeltro. E' quanto ha stabilito la Giunta Zattini, che stabilito le nuove denominazioni di vie, piazze e aree verdi. Nell’ultima seduta dell’esecutivo comunale sono state approvate le proposte elaborate dalla Commissione Toponomastica e sottoposte a deliberazione.

“Il lavoro svolto dagli esperti della Commissione presieduta dall’assessora Maria Pia Baroni - afferma il Sindaco Gian Luca Zattini - arricchisce il nostro tessuto urbano di denominazioni molto significative che contribuiranno a mantenere vive memorie, testimonianze ed esempi di particolare valore. Mi permetto di sottolineare l’intitolazione da me fortemente sostenuta dei Giardini dei Musei San Domenico alla memoria del compianto professor Dino Amadori, punto di riferimento a livello internazionale nella medicina e nell'aiuto alle persone, non solo in qualità di luminare in oncologia ma per anche per umanità e impegno civico. All’insegna delle qualità personali e professionali espresse in campo medico e nell’impegno istituzionale, anticipo che è nostra volontà ricordare anche Franco Rusticali, cardiologo, primario e già sindaco di Forlì".  

Sarà invece intitolato a Rita Levi Montalcini - premio Nobel per la medicina, socia fondatrice della Fondazione città della scienza, Senatrice a vita, ospite della città di Forlì in una memorabile manifestazione contro il razzismo nel 1994 - il Nuovo piazzale con accesso da via Romanello da Forlì. L'area dell’ex caserma dei Vigili del Fuoco di Forlì, acon accesso da Piazza Cavour 13 e da via Matteucci Carlo 31, prenderà il nome di "Piazzale dei Pompieri". La strada con accesso da via Artusi, a Pieveacquedotto, prenderà il nome di via Edith Stein. Sscrittrice, insegnante, filosofa, studiosa della religione di origine ebraica, si convertì al cristianesimo e divenne monaca. Vittima delle persecuzioni razziali del nazismo fu rinchiusa a Auschwitz. Proclamata Santa, dal 1999 è Patrona d’Europa.

La strada con accesso da via Argentina Altobelli, a Pieveacquedotto, sarà via Suor Maria Pierina Silvetti al secolo Tecla Silvetti, scomparsa a Forlì il 20 aprile 1984. Dal 1941 fece servizio nel carcere femminile e visse gli anni terribili della guerra, cercando di alleviare le sofferenze e salvare persone. Descrisse questa esperienza nel diario “L’anno più lungo”. Via Lungarina, toponimo locale, sarà la nuova strada con accesso da via Bertarina, Quartiere Cà Ossi Sezione. L'area verde con accesso da via Scaldarancio e da via Glorie Garibaldine sarà intitolata "Parco Ragazzi del 1899", in memoria dei giovani nati nel 1899 e che al compimento dei 18 anni furono coscritti di leva e mandati in prima linea sui campi di battaglia della Prima guerra mondiale. Come da procedimento amministrativo, le denominazioni saranno sottoposte alla valutazione della Prefettura per l'approvazione definitiva.

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