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Cronaca

Irst capofila in Italia contro i tumori neuroendocrini

L’Irccs IRST si conferma capofila in Italia nello studio e sviluppo di terapie radiometaboliche contro tumori neuroendocrini. Tra gli ultimi progetti realizzati dall'U.O. di Medicina Radiometabolica

L’Irccs IRST si conferma capofila in Italia nello studio e sviluppo di terapie radiometaboliche contro tumori neuroendocrini. Tra gli ultimi progetti realizzati dall'U.O. di Medicina Radiometabolica, ha infatti raggiunto risultati incoraggianti – in particolare in termini di durata della risposta alla terapia – il primo protocollo di studio contro tumori neuroendocrini di origine pancreatica con terapia radiorecettoriale (PRRT) con 177Lu-dotatate.

Un progetto reso possibile anche grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena e Lions Club di Cesena. Concluso a giugno 2011 dopo circa tre anni di studio, questa particolare terapia utilizza un radiofarmaco (il 177Lu-dotatate) ovvero un farmaco che, associando le caratteristiche degli isotopi radioattivi a quelle di alcune specifiche molecole che interagiscono con il sistema biologico del paziente, permette trattamenti altamente personalizzabili e privi di gravi effetti collaterali acuti e tardivi.

 Con il finanziamento di Fondazione Carisp Cesena e Lions Club Cesena, ha spiegato il dr. Giovanni Paganelli, Consulente scientifico dell'UO di Medicina Radiometabolica, durante la breve cerimonia d’illustrazione dei risultati avvenuta lunedì 28 maggio alla presenza delle tre Direzioni Irccs IRST e del Presidente, Roberto Pinza, “è stato possibile avvalersi della consulenza di personale altamente specializzato nella preparazione del radiofarmaco fondamentale per la terapia – produzione avvenuta presso la nostra Radiofarmacia – e al contempo attivare una borsa di studio per la formazione di uno specialista dipendente dell’Irccs IRST stesso”.

Il protocollo ha previsto il trattamento da marzo del 2008 a giugno 2011 di 52 pazienti affetti da tumore neuroendocrino avanzato del pancreas – uno dei cosiddetti “tumori orfani” ovvero tumori rari – con risultati molto incoraggianti. Non solo il tasso di controllo della malattia è risultato in linea con i dati pubblicati fino a oggi, ma la durata della risposta alla terapia si è dimostrata maggiore rispetto agli altri farmaci disponibili in commercio.

“Questo genere di studi – ha detto il Prof. Dino Amadori, Direttore Scientifico dell’Irccs IRST – esemplifica perfettamente quella che è la strategia fondativa del nostro Istituto: perseguire un tipo di ricerca che getti un ponte diretto tra clinica e laboratorio”. A spiegare le motivazioni del finanziamento il presidente del Lions Club Cesena Carlo Battistini e il past president Luigi Giani: “L'idea di sostenere la ricerca dell'IRST è nata durante l'organizzazione del convegno tenutosi nel maggio 2010 a Cesena su tumori e informazione, evento voluto insieme all'Associazione Romagnola Ricerca Tumori; in quell'occasione la Fondazione Carisp di Cesena decise di sostenere l’iniziativa donando una borsa di studi da destinare ad un ricercatore dell'IRST. Eccoci, dunque, qui per applaudire ai risultati di quel progetto, a dar risalto a un Istituto il cui lavoro è un valore aggiunto per la Romagna e l'Italia”. 

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