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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Meldola

Irst, ecco il nuovo consiglio d'amministrazione. In aumento il numero di pazienti

È stata presentata la composizione del Consiglio di Amministrazione espressione della rinnovata Assemblea dei Soci

Prende via il nuovo corso istituzionale dell’Irst Irccs seguente l’ingresso nel capitale sociale quale socio di maggioranza relativa della Regione Emilia-Romagna. È stata presentata la composizione del Consiglio di Amministrazione espressione della rinnovata Assemblea dei Soci. Rispetto ai sette consiglieri del precedente assetto, i membri del consiglio d'amministrazione saranno cinque, tre dei quali indicati dalla componente pubblica (due dalla Regione, uno dall’Ausl della Romagna in accordo con il Comune di Meldola) e due per quella privata (uno dall’Istituto Oncologico Romagnolo ed uno per le fondazioni bancarie del territorio, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Fondazione Cassa di Risparmio di Banca del Monte di Lugo, Fondazione Cassa di Risparmio di Banca del Monte di Faenza).

Di alto profilo e professionalità la nuova composizione che vede, per la Regione Emilia-Romagna, la dott.ssa Bruna Baldassarri (già Direttore Sanitario Ausl Forlì, ora nella Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali) e l’avvocato Giampiero Cilione; per l’Ausl della Romagna, il direttore generale, Des Dorides. Lato privato, riconfermato consigliere e Presidente del CdA, il professor Renato Balduzzi (espresso da Ior) e il Direttore Generale Legacoop Romagna e vicepresidente Fondazione Carisp Forlì, Monica Fantini.

L’ingresso della Regione Emilia-Romagna – deliberato dalla Giunta Regionale lo scorso 3 marzo dopo esser stato disposto con la Legge regionale 22 del 21 novembre 2013 – grazie ad un impegno di 7 milioni di euro (pari al 35% delle quote), ha portato la partecipazione della componente pubblica in Irst al 69,62%. “L’ingresso della Regione – ha detto l’Assessore alle politiche per la Salute, Carlo Lusenti – rappresenta anzitutto un esercizio di responsabilità, un’azione a sostegno di una realtà che porta valore all’intera Rete Oncologica della Romagna, non solo in termini di cura ma anche ricerca. Oggi, dunque, parliamo non di fondi ma di diritti: quello di beneficiare delle migliori terapie possibili. Con l’Ausl della Romagna operativa e l’Irst così rinnovato si avvia una forte sinergia e si chiarisce il quadro dei rapporti; dopo il riconoscimento a Irccs si segna un ulteriore passo nel percorso che porterà l’Istituto alla piena autonomia.”

“Non possiamo che essere felici – ha spiegato Roberto Pinza, Presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, in rappresentanza della componente privata del consiglio d'amministrazione – che la Regione abbia deciso d’impegnarsi direttamente nella gestione dell’Istituto, una scelta che segna un punto di svolta, un cambio passo che andrà sempre più assecondato e che ci fa sentire un po’ d’orgoglio per quanto di positivo fatto.”

Il nuovo assetto societario s’innesta nel pieno del percorso di consolidamento delle funzioni di cura e ricerca dell’Istituto riconosciuto Irccs nel 2012. Dati e prospettive illustrate da Balduzzi il quale ha prima sottolineato il vero valore dell’Irst: “la capacità di esser parte e promotore di una rete a completo beneficio dei cittadini e del territorio perché, a differenza di altre realtà monospecialistiche di cura e ricerca, Irst si relaziona con tutti i livelli territoriali, dalle amministrazioni, alle realtà economiche e sociali.” Se da un lato Irst consolida il proprio ruolo istituzionale di riferimento della Rete Oncologica Romagnola – nel 2013 si registrano l’Accordo di committenza Unico con le Ausl del territorio e la predisposizione del Progetto di unificazione della funzione onco-ematologica con Ausl del territorio e Regione – risultano altrettanto positivi gli indici della performance economico-finanziaria desumibili dai dati d’esercizio.

Anzitutto, si registra il continuo incremento del valore generale della produzione che nel 2013 si è attestato intorno ai 51.5 milioni di euro (dato comprensivo del finanziamento della Regione per farmaco innovativo ipilimumab; +11,5% sul 2012) con un risultato della gestione operativa positivo per oltre 2.1 milioni di euro. Di pari passo, vanno le prestazioni cliniche. Nella crescita del numero di pazienti presi in carico nelle sedi di Meldola, Forlì e Cesena (dai 14.770 del 2012 si è saliti a 15.961) si evidenzia quanto il 20% dell’attività coinvolga pazienti provenienti da altra Regione e come gli incrementi riguardino soprattutto attività ad alta specialità (diagnostiche Pet con traccianti innovativi, Radioterapia, terapie cellulari etc).

Sotto il profilo della ricerca – altro cardine della mission Irst – continua il valore in crescendo dell’Impact Factor (il criterio di valutazione “dell'impatto” scientifico di uno studio legato all'importanza della rivista nella quale è pubblicato e le citazioni ottenute): dai 439 punti del 2012, si arriva fino ai 552 del 2013 con significativi incrementi sia nel numero sia nella qualità complessiva delle pubblicazioni. Il confronto con gli altri Irccs indica, infine, la crescente progettualità, ideazione e leadership dell'Istituto.

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