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Lotta ai tumori / Meldola

Lotta contro i tumori, dal 5x1000 un contributo importante: l'Irst si conferma seconda realtà a livello regionale

Nello specifico, per Irst “Dino Amadori” Irccs – anche quest’anno seconda realtà in Emilia-Romagna per incasso e 38° a livello nazionale – si tratta di una crescita davvero importante

Ancora una volta la causa oncologica unisce la Romagna in un grande abbraccio. Anche per l’anno finanziario 2022, infatti, sono davvero importanti i risultati ottenuti da Irst “Dino Amadori” Irccs e Istituto Oncologico Romagnolo Ior in termini di devoluzioni del 5 per mille, la quota delle imposte che lo Stato ripartisce, a seconda del numero di scelte liberamente espresse dai contribuenti, tra le organizzazioni che svolgono attività di ricerca o attività socialmente rilevanti. I dati pubblicati dall’Agenzia delle Entrate nei giorni scorsi sull’anno fiscale 2021, in particolare, vedono ulteriormente crescere gli importi erogati che, per entrambe le realtà, superano il milione di euro: 1.247.260 euro per le attività di ricerca scientifica e sanitaria di Irst “Dino Amadori” Irccs, 1.079.818 euro che andranno a sostenere i tanti progetti Ior.

Nello specifico, per Irst “Dino Amadori” Irccs – anche quest’anno seconda realtà in Emilia-Romagna per incasso e 38° a livello nazionale – si tratta di una crescita davvero importante rispetto al passato con quasi 156mila euro in più (da 1.141.265,17 euro raccolto nelle dichiarazioni dell’anno finanziario 2021 a 1.247.260 euro del 2022) e, soprattutto, +2.281 sottoscrizioni (dalle 24.840 alle 27.121 dell’ultima lista, pari a quasi il 9% in più). Notevole conseguimento anche per l’Istituto Oncologico Romagnolo che, per il sesto anno consecutivo, supera il milione di euro (con 1.079.818 euro è la 43° realtà nazionale), mentre con 37.789 sottoscrizioni (33° posizione) si conferma la realtà non-profit di riferimento per il territorio, superando strutture ben più conosciute a livello nazionale.

“Il 5x1000 non è semplicemente uno dei contributi più importanti su cui possiamo contare per portare avanti la nostra mission e fare in modo che un futuro sempre più libero dal cancro sia una prospettiva concreta, più che una vaga speranza – spiega il direttore generale Ior, Fabrizio Miserocchi – ma è anche uno dei termometri più affidabili che abbiamo per capire lo stato della lotta contro il cancro in Romagna. In base ai dati che abbiamo possiamo affermare che la ricerca oncologica sul nostro territorio goda di ottima salute: le sottoscrizioni che noi e IRST abbiamo avuto rappresentano una conferma che il lavoro svolto sia considerato eccellente e che il patto di fiducia tra le nostre realtà e i cittadini cui ci rivolgiamo in primis sia saldo. Le preferenze che riceve l’Istituto Oncologico Romagnolo rappresentano ancora una splendida eccezione nel panorama del Terzo Settore in Italia: la nostra mission si rivolge ad un’area ben delimitata e priva di grandi centri abitati, tuttavia il numero di sottoscrizioni che riceviamo è più alto di realtà ben più strutturate, riconosciute e attive a livello internazionale. Non possiamo che ringraziare le quasi 38.000 persone che hanno scelto di sostenerci, confermando loro che continueremo a fare del nostro meglio affinché questo rapporto di fiducia non venga mai meno.”

Grande soddisfazione è quella espressa da Giorgio Martelli, direttore generale Irst Irccs: “Vorrei leggere questo fantastico risultato come uno splendido tassello di un quadro più ampio, un mosaico di dati ed eventi che dimostra come Irst sia l’espressione diretta di un’intera comunità: le oltre 27.000 persone che hanno liberamente firmato per devolvere il loro 5 per mille alle nostre attività di ricerca, testimoniano, infatti, quanto il nostro Istituto incarni i più profondi valori di solidarietà, ricerca, impegno a favore dei pazienti e che, per questo, meriti stima e fiducia. In tal senso, insieme al 5 per mille, vorrei ricordare anche gli attestati di vicinanza che quotidianamente riceviamo, le piccole e grandi donazioni, i lasciti e testamenti alcuni di questi davvero importanti. Ma non ci sarebbero stima né fiducia senza l’impegno e la dedizione dei nostri professionisti: i principali trend di ricerca sempre positivi, l’equilibrio di bilancio, le grandi progettualità messe in campo, indicano che l’impegno IRST è massimo. Tutto ciò senza mai dimenticare l’umanità e il valore del rapporto col paziente. Ed è questo forse il più bel lascito del Prof. Dino Amadori, che il rigore dello scienziato e l’empatia dell’uomo non possano prescindere l’uno dall’altro.”

Forte è anche il ringraziamento del direttore scientifico Irst, Prof. Giovanni Martinelli: “Chi, come me, ha fatto della cura e della ricerca la propria missione, spesso deve fare i conti con delusioni, talvolta dolorose, e traguardi mancati. C’è però una certezza che accompagna me e tutti i miei splendidi colleghi in Irst: quella di essere lungo la via giusta, quella che ci porterà a trattamenti sempre più efficaci. In tal senso, è duplice il valore che dobbiamo attribuire a questo grande risultato: quello economico che ci permette di contare su ingenti risorse direttamente a sostegno delle nostre ricerche di medicina personalizzata; il secondo, e forse più importante, è quello morale, è l’enorme attestazione di stima e fiducia, generosità e sensibilità che ci arrivano dalla Romagna e dal resto d’Italia e che ci spronano ad andare avanti con sempre maggior forza. A tutte e tutti coloro che hanno scelto di sostenerci, arrivi il nostro grazie ma anche il messaggio che la lotta oncologica non si deve fermare ed occorre continuare a sostenere questa battaglia anche attraverso la devoluzione del 5 per mille.”

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