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Cronaca

5 per Mille alla ricerca oncologica: all'Irst oltre 655mila euro

Sono state 15.686, l’anno precedente furono 12.224, le persone che hanno deciso di sottoscrivere a favore di Irst il 5 per mille delle loro imposte

Sono in continuo aumento il sostegno e la sensibilità dei cittadini della Romagna e dei pazienti nei confronti della ricerca oncologica e, in particolare, è sempre più radicata la fiducia riposta nelle attività di studio e ricerca dell’Istituto Tumori della Romagna Irst Irccs. A conferma di questo, il rendiconto delle devoluzioni del 5 per mille derivanti dalle dichiarazioni dei redditi dell’anno 2016, reso noto qualche giorno fa sul sito dell’Agenzia delle Entrate, che registra un totale di 655mila euro devoluti liberamente dai cittadini a Irst.

Una somma che supera di oltre 100mila euro il risultato del 2015 – che raggiunse i 540mila euro - e che negli ultimi anni ha registrato una crescita continua. Sono state 15.686, l’anno precedente furono 12.224, le persone che hanno deciso di sottoscrivere a favore di Irst il 5 per mille delle loro imposte (cifra comunque prelevata), che si affiancano alle moltissime altre che hanno scelto invece di devolverlo al maggiore sostenitore dell’Irst, l’Istituto Oncologico Romagnolo (Ior). Scelte, entrambe, che confermano quanto la Romagna sia un territorio particolarmente attento alla solidarietà e all’importanza della salute e della ricerca scientifica.

"Un risultato davvero straordinario - commenta Giorgio Martelli, direttore generale Irst - che esprime quanto Irst sia percepito dai cittadini come un’istituzione seria, meritevole e capace di concretizzare gli obiettivi di cura, assistenza e ricerca per i quali è nata. Il numero delle persone che credono nell’Istituto è aumentata notevolmente di anno in anno e ritengo che il merito stia nella qualità delle cure, ma anche nei servizi che offriamo e soprattutto nella centralità dei pazienti nei nostri percorsi di cura".

"La presenza, ad esempio, di una struttura come la casa accoglienza San Giuseppe-Antonio Branca, ricopre un ruolo fondamentale in termini di fidelizzazione da parte di cittadini che vengono da fuori territorio - prosegue Martelli -. Il fatto di poter contare su un centro di cura e ricerca di altissimo livello che, al tempo stesso, mette al centro i bisogni, anche semplicemente logistici, del paziente e dei suoi familiari, è indubbiamente un valore aggiunto molto apprezzato. Ovviamente, come gli anni passati, questa somma sarà interamente destinata alle attività di ricerca oncologica che connotano la nostra missione per cui contiamo anche quest’anno, stante i buoni risultati raggiunti, che questo trend possa ulteriormente migliorare e ringraziamo tutti coloro che scriveranno il codice Irst 031 545 204 01 nel riquadro Ricerca sanitaria della loro dichiarazione dei redditi".

"Lo possiamo definire come un risultato di solidarietà - commenta il direttore scientifico Irst, Giovanni Martinelli - a dimostrazione di come le persone abbiano capito la validità dei nostri progetti e il fatto che le somme a noi attribuite, per le quali sentiamo un forte senso di responsabilità, siano spese bene a servizio dei cittadini. Lavoriamo per una sanità che sia sempre più vicina alle esigenze dei pazienti, investiamo in ricerca e in tecnologie sempre più sofisticate per garantire la sicurezza dei nostri pazienti, diagnosi sempre più precise e cure personalizzate. Uno sforzo che speriamo anche quest’anno venga riconosciuto e sostenuto dalla comunità".

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