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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Meldola

L'Irst sale in cattedra, tre professionisti abilitati all’insegnamento

Di rilevante peso sul giudizio finale, infatti, oltre ai titoli, anche le pubblicazioni scientifiche, la capacità di attrarre finanziamenti e di dirigere un gruppo di ricerca caratterizzato anche da collaborazioni con centri esteri.

Tre professionisti dell'Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori Irst Irrcs abilitati all’insegnamento universitario. Sono i dottor Giovanni Paganelli, Oriana Nanni e  Ignazio Stanganelli ad avere ottenuto l’Abilitazione Scientifica Nazionale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur) per l’insegnamento  accademico. L’idoneità ha validità quadriennale e conferisce ai professionisti la possibilità di scegliere se assumere questo tipo di incarico.

Rispettivamente, Paganelli (Direttore dell’Unità Operativa di Medicina Nucleare), ha ottenuto l’abilitazione scientifica nazionale alle funzioni di professore di prima fascia nel settore "Diagnostica per Immagini, Radioterapia e Neuroradiologia", Nanni (Direttore dell’Unità Operativa di Biostatistica e Sperimentazioni Cliniche), quella di seconda fascia nel settore “Igiene Generale e Applicata – Scienze Infermieristiche e Statistiche” mentre Stanganelli (Responsabile del Centro clinico-sperimentale di Oncologia Dermatologica) quella di seconda fascia nel settore “Malattie Cutanee, Malattie Infettive e Malattie dell’apparato digerente”.

La modalità concorsuale, introdotta per la prima volta con la riforma Gelmini (legge 30 dicembre 2010, n. 240), fa parte di un nuovo meccanismo per l’accesso ai ruoli di professore di prima fascia (“professore ordinario”) e di seconda fascia (“professore associato”). Questo tipo di selezione dovrebbe essere uno strumento per superare vecchie logiche di reclutamento scarsamente meritocratiche impedendo che candidati con forti legami nell’ateneo, ma con una produzione scientifica e un’esperienza internazionale molto deboli, possano partecipare alla selezione. Di rilevante peso sul giudizio finale, infatti, oltre ai titoli, anche le pubblicazioni scientifiche, la capacità di attrarre finanziamenti e di dirigere un gruppo di ricerca caratterizzato anche da collaborazioni con centri esteri.

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