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Cronaca

"La cultura della pace e del ripudio della guerra" in un incontro in Comune

Un momento, ha specificato il sindaco Gian Luca Zattini, che "deve rappresentare per tutti noi, esponenti delle istituzioni e cittadini, un severo monito e un ulteriore momento di conoscenza rispetto ad un fenomeno le cui dimensioni e conseguenze sono state davvero pesanti per l’intera comunità locale e nazionale"

Il salone comunale di Forlì ha ospitato sabato mattina un incontro pubblico in occasione della Giornata Nazionale delle Vittime Civili delle guerra e dei conflitti nel mondo. Una tappa della memoria nata negli anni scorsi per volontà dal Parlamento con l'obiettivo di “conservare la memoria delle vittime civili di tutte le guerre e di tutti i conflitti nel mondo, nonché di promuovere, secondo i principi dell'articolo 11 della Costituzione, la cultura della pace e del ripudio della guerra”.

L'incontro forlivese, che ha per titolo “Le guerre e i sacrifici dei popoli”, è stato introdotto dal presidente dell'Associazione provinciale Vittorio Ragazzini e dal sindaco di Forlì Gian Luca Zattini che hanno passato la parola al Comandante del 66° Reggimento Fanteria Aeromobile Trieste di Forlì Colonnello Pasquale Spanò. Quest'ultimo ha condiviso con i ragazzi delle scuole e i professori, con i rappresentanti delle istituzioni, con gli associati e con tutti i presenti, il compito democratico e per la pace delle Forze Armate, alla luce dei valori della Costituzione della Repubblica Italiana. E' un legame forte quello che unisce la città di Forlì al 66° Reggimento "Trieste" che è insignito del titolo di cittadino onorario e caratterizza la propria attività per una costante partecipazione alle missioni internazionali di Pace in varie situazioni di crisi del mondo dove, purtroppo, la guerra pesa in modo drammatico soprattutto sulle vittime civili.

La mattina è stata aperta con una santa messa a suffragio officiata dal Vescovo Livio Corazza a San Mercuriale. Un momento, ha specificato il sindaco Gian Luca Zattini, che "deve rappresentare per tutti noi, esponenti delle istituzioni e cittadini, un severo monito e un ulteriore momento di conoscenza rispetto ad un fenomeno le cui dimensioni e conseguenze sono state davvero pesanti per l’intera comunità locale e nazionale. Un dramma che, oggi, travolge le vite di tantissimi civili nei Paesi vittime delle guerre. Ne abbiamo parlato partendo dalle esperienze dell'associazione provinciale, con gli studenti della media Orceoli e dell'istituto Ruffilli, con il colonnello Spano'. Desidero rinnovare i miei sentimenti di vicinanza e conservare la memoria delle vittime civili di tutte le guerre e di tutti i conflitti nel mondo, nonché di promuovere, secondo i principi dell'articolo 11 della Costituzione, la cultura della pace e del ripudio della guerra".

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