rotate-mobile
Cronaca Rocca San Casciano

La Festa del Falò di Rocca San Casciano in lizza per il "Premio Italive 2020"

Italive è un portale che informa gli automobilisti, viaggiatori e turisti su quello che accade nel territorio che attraversano, proponendo un calendario aggiornato dei migliori eventi organizzati anche alla scoperta di eccellenze enogastronomiche

L'appuntamento con la Festa del Falò 2020 è stato censito nel portale italive.it e ammesso alle votazioni per il "Premio Italive 2020". Italive è un portale che informa gli automobilisti, viaggiatori e turisti su quello che accade nel territorio che attraversano, proponendo un calendario aggiornato dei migliori eventi organizzati anche alla scoperta di eccellenze enogastronomiche. Si tratta di un progetto patrocinato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (promosso da Consumerlab e Comitas con la partecipazione di Autostrade per l'Italia e la collaborazione di ColdirettiI). Per votare è necessario collegarsi al sito italive.it e seguire le istruzioni come sotto specificate. È consentito un solo voto a persona.

Nel portale, la tradizionale Festa del Falò viene descritta come una "manifestazione famosa in tutta Italia che getta le sue radici nella notte dei tempi. Con l’accensione di giganteschi falò in competizione fra i due rioni storici cittadini – circondati da un suggestivo spettacolo pirotecnico (i cosiddetti “Botti”) – ci si ritrova immersi in un’atmosfera davvero magica. La competizione continua con le sfilate di carri allegorici e si conclude con i balli in piazza fino a notte fonda. Lungo le sponde del fiume Montone – in mezzo alle tifoserie agguerrite dei due rioni il Borgo e il Mercat – bruciano i maestosi pagliai di ginestre o meglio di “spini” come vengono chiamati ancora oggi in quanto fino a qualche decennio fa venivano utilizzati rovi e sterpaglie. Lo spettacolo entra nel vivo con il suono delle campane a festa che accompagna l’arrivo nell’argine del fiume dei due giovani tedofori che portano le fiaccole benedette dal sacerdote in chiesa: la tradizione infatti vuole che i falò siano dedicati a San Giuseppe affinché favorisca una buona annata per il raccolto o per sciogliere dei “voti” e chiedere “grazie”".

Prosegue la descrizione: "Con le fiaccole si accendono le gigantesche torce costruite artigianalmente con la massima cura ed ecco il momento più suggestivo della serata: una ventina di ragazzi per rione si posizionano intorno ai giganteschi pagliai ricoperti solo di paglia in quanto è vietato l’uso di qualsiasi additivo che possa favorire lo sviluppo delle fiamme. Al segnale prestabilito, lo scoppio di un grosso petardo, appoggiano le fiamme delle torce ai pagliai: è il momento tanto atteso dell’accensione! La “chiusura”, la rapidità e l’altezza delle fiamme i fattori che determinano la migliore accensione in quanto nessuna giuria assegnerà un premio al vincitore: i rocchigiani sapranno quale è bruciato meglio e ha originato fiamme più vive. Dopo la magia del fuoco è la volta dei “botti”, una gara fra i due rioni che propongono i loro spettacoli pirotecnici che non sono i soliti fuochi d’artificio ma vere e proprie “scariche” esplosive che hanno sostituito gli antichi “mortaletti”. Più tardi la festa si sposta in piazza dove sfilano bellissimi carri allegorici con centinaia di figuranti in costume: ogni rione presenta il proprio spettacolo a tema con un’esplosione di musica e allegria che coinvolge anche gli spettatori trasformando la piazza in una gigantesca discoteca con balli che si concluderanno a notte fonda". L’edizione 2020 della Festa del Falò si svolgerà nelle giornate del 18 e 19 aprile.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La Festa del Falò di Rocca San Casciano in lizza per il "Premio Italive 2020"

ForlìToday è in caricamento