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La Guardia di Finanza celebra il patrono San Matteo: "Sempre al servizio del prossimo"

rendere onore a San Matteo, apostolo ed evangelista, sono stati il comandante provinciale, colonnello Vito Pulieri, e una nutrita rappresentanza di Finanzieri in servizio presso i reparti del Corpo di stanza a Forlì, Cesena e Cesenatico

La Guardia di Finanza di Forlì-Cesena ha celebrato mercoledì mattina, con una messa in cattedrale presieduta dal vescovo Livio Corazza, la festa del santo patrono. A rendere onore a San Matteo, apostolo ed evangelista, sono stati il comandante provinciale, colonnello Vito Pulieri, e una nutrita rappresentanza di Finanzieri in servizio presso i reparti del Corpo di stanza a Forlì, Cesena e Cesenatico, oltreché alcune Fiamme Gialle in congedo della Sezione Anfi di Forlì.

Dopo aver ringraziato il vescovo per aver voluto accogliere l’invito a commemorare il santo protettore e per gli illuminati spunti di riflessione offerti durante la sua omelia, il comandante provinciale ha ricordato come "la festa di San Matteo rappresenti per il Corpo un appuntamento particolarmente sentito, ricco di suggestioni e di importanti risvolti evocativi. Un legame profondo, che affonda le proprie radici nel lontano 10 aprile del 1934, allorquando Papa Pio XI decretò l’assunzione di San Matteo a Patrono della Guardia di Finanza", invitando così ogni finanziere, "a unire - sull’esempio di San Matteo - l’esercizio fedele del dovere verso lo Stato con la fedele sequela di Cristo".

"Principi che oggi il Corpo - ha sottolineato il colonnello Pulieri durante il suo saluto - si sforza di realizzare ogni giorno e che si esprimono, innanzitutto, nell’elevato valore sociale della missione perseguita dalla Guardia di Finanza. Il contrasto all’evasione fiscale, specie nelle sue forme più gravi e deprecabili, mira, infatti, a realizzare una contribuzione più equa e più giusta, in attuazione di quel principio di solidarietà economica e prima ancora “umana e sociale” cristallizzato nella carta costituzionale. La lotta agli sprechi, alla corruzione e alle frodi nel settore della spesa pubblica è, analogamente, tesa a garantire una più efficiente gestione delle risorse pubbliche, a beneficio delle fasce più deboli e più bisognose".

"Il contrasto alle organizzazioni criminali, alle loro proiezioni patrimoniali e agli illeciti economico-finanziari in ogni loro manifestazione, è, allo stesso modo, finalizzato a proteggere le imprese sane dalle insidie e dalle minacce del malaffare e dalle prevaricazioni della concorrenza sleale, a difendere le tante persone oneste che ogni giorno si prodigano per la crescita e lo sviluppo del Paese. Proprio per questo la celebrazione di San Matteo deve rappresentare - ha concluso il comandante provinciale rivolgendosi ai propri Finanzieri - oltre che un momento di festa, anche un monito, uno stimolo per le donne e gli uomini in uniforme a interpretare la propria funzione come strumento di bene, sempre al servizio del prossimo, sforzandosi di percorrere, ogni giorno, lo stretto sentiero che coniuga legalità e umanità".

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