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Cronaca

Dichiara una laurea, ma non esiste: si dimette dallo staff del sindaco Drei

A comunicare la notizia è lo stesso sindaco Davide Drei dopo gli accertamenti svolti

Era stata recentemente assunta alle dipendenze del Comune, ma avrebbe presentato "un'autocertifcazione non veriteria in merito al titolo di laurea". Giovedì Giovanna Prati ha rassegnato le dimissioni dallo staff del sindaco Davide Drei, nell'ufficio di Gabinetto. Era stata assunta recentemente, finendo anche nel mirino del Movimento 5 Stelle. A comunicarlo è lo stesso primo cittadino attraverso una nota. "Alla luce di quanto emerso dalle verifiche effettuate - afferma Drei - mi preme rendere nota una situazione di particolare gravità che si è determinata relativamente a dichiarazioni non veritiere rese all’amministrazione comunale. A seguito delle verifiche effettuate, risulta che l’autocertificazione di Giovanna Prati, prodotta per la sua recente assunzione, non è veritiera in merito al titolo di laurea". Il sindaco ha altresì reso noto che "gli uffici comunali preposti stanno pertanto procedendo agli adempimenti conseguenti, comprese denuncia e trasmissione alle autorità giudiziarie, anche in chiave di assicurare la massima tutela dell’Ente”.

Le reazioni

"Drei sbaglia ancora - esordisce il capogruppo in consiglio comunale, Daniele Mezzacapo -. Ci sono voluti ben cinque giorni del nuovo anno per far emergere l’ennesimo grave errore del sindaco del Partito Democratico. Avevamo prontamente interrogato Drei per evidenziare sia l’inopportunità di una nuova assunzione che sulle competenze della stessa Prati. Non ci sono quindi parole per descrivere l’ennesimo episodio imbarazzante di un sindaco e la sua Giunta che con il proprio operato non fa altro che ridicolizzare la Città di Forlì". L'esponente del Carroccio aveva presentato un questionario in merito all'assunzione di Prati, chiedendo al primo cittadino "di specificare tutte le procedure e le formalità seguite per tale urgente assunzione".

Affermano Daniele Vergini e Simone Benini, consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Forlì: "Abbiamo appurato che la signora Prati è stata nominata direttamente dal sindaco Drei senza alcuna selezione pubblica, specificandone direttamente l’inquadramento in categoria D, senza che avesse la laurea necessaria per accedere a quella categoria ed alla conseguente retribuzione di 23.725 euro annui, che gravano sul bilancio comunale a carico dei contribuenti forlivesi oltre a 8.958 di oneri sempre a carico dell’ente".

“A seguito di una segnalazione che abbiamo ricevuto in merito, abbiamo infatti prima verificato che la Prati non risultasse elencata negli annuari dei laureati del corso di Lingue e Letterature straniere all’università di Bologna citato nel suo curriculum, poi ci siamo recati con urgenza, il 28 dicembre scorso, da Alessandra Neri, dirigente Risorse Umane del Comune, per chiedere di visionare il fascicolo. La dirigente ci ha chiesto di tornare dopo un paio d’ore perchè doveva “recuperare i documenti”, quando siamo tornati ci è stato presentato un modulo di autocertificazione non protocollato dove la Prati dichiarava genericamente “laurea Bologna 1994”. La cosa ci ha insospettito non poco e abbiamo chiesto spiegazioni alla dirigente, che ha detto però di non essere tenuta a fare alcuna verifica".

“La situazione è surreale, ed il quadro che ne esce dell’amministrazione forlivese è veramente sconcertante, come se non fossero bastati gli scandali degli ultimi anni da noi sollevati - attaccano i pentastellati -. Ci chiediamo come sia stato possibile procedere ad una nomina diretta su indicazione diretta del sindaco senza fare alcuna verifica prevista dalle procedure di legge e senza acquisire il certificato di laurea. Di certo aggiungeremo anche questo all’esposto che stavamo perfezionando in questi giorni riguardo all’ufficio di gabinetto".

“Ricordiamo infine che in risposta alle nostre critiche su queste nomine Drei aveva ironizzato sostenendo di essere “colpevole” solo di prediligere la professionalità, l'etica e la fiducia. Bene, di fiducia ce n’è stata sicuramente tanta anche mal riposta, ma chiediamo di conoscere sulla base di quale professionalità ed etica è stato omesso di fare verifiche sulla laurea, richiesta per legge per il tipo di inquadramento, dell’ultima nominata dal sindaco, per di più “in quota centro destra”, concludono i pentastellati.
 

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