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Cronaca

Guidi: "Le frane sulla ss67 e i progetti fermi"

" i progetti relativi sono sostanzialmente fermi e l''ANAS dice chiaramente di non avere le risorse finanziarie necessarie."

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

Mentre le continue e pericolose frane sulla strada statale 67 creano enormi disagi, isolando la popolazione e testimoniando uno stato di grave degrado della stessa, per quanto riguarda la prospettiva del suo ammodernamento, i progetti relativi sono sostanzialmente fermi e l''ANAS dice chiaramente di non avere le risorse finanziarie necessarie.

Diciamo le cose come effettivamente stanno: siamo messi veramente male.

Ma i peggiori limiti che quest'opera ha incontrato sul suo ormai cinquantennale cammino - oltre a quelli ovvi di natura tecnica e finanziaria - sono nei suoi finti sostenitori che dicono una cosa, mentre ne pensano e ne fanno un'altra.

Infatti, da anni, costoro attuano un'azione di "baratto" della SS 67, o perché non ne condividono il progetto complessivo, o perché temono che il suo finanziamento rallenti l'attuazione d'altre opere viarie importanti e necessarie per il nostro territorio. Questo comportamento è assolutamente sbagliato, oltre che dannoso.

Il problema, per chi sostiene l'ammodernamento della SS 67, non è mai stato quello di creare una sorta di primato della stessa sulle altre opere stradali, ma era e resta quello di far sì che "anche" la SS 67 sia ritenuta una priorità e sia destinataria dei fondi necessari al suo miglioramento.

Non ci deve essere conflitto tra le opere utili alla crescita del nostro territorio.

Ci deve essere, ovviamente, un ordine di priorità ma, fissato questo, ciò che serve è una forte determinazione della classe politica, degli amministratori locali e regionali e dei nostri parlamentari nel pretendere dall'ANAS il finanziamento di "tutte" le opere in questione.

E' una concezione profondamente sbagliata quella che prevede il metodo del "baratto": se mi dai quel finanziamento io rinuncio a quell'altro!

E' questo minimalismo amministrativo e politico che penalizza da sempre la Romagna e sarà la capacità, o meno, di rifiutare questo modo d'essere che renderà la sua nuova classe dirigente autorevole.

Occorre continuare a battersi perché - oltre la secante di Cesena e la tangenziale di Forlì - anche l'ammodernamento della SS67 sia finanziato dall'ANAS, possibilmente in tempi non biblici.

Ai politici e agli amministratori locali, un appello: per cortesia, non spingete mai più il vostro, pur necessario, senso della realtà fino alla meschina pratica del "baratto".

Alessandro Guidi

28/03/2013

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