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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Le palestre ai parchi fanno bene alla salute: "Il sole attiva la vitamina D e aumenta le difese immunitarie"

Cristian Laghi, biologo-nutrizionista e titolare col padre Enzo della Palestra Record di via Ravegnana, ha scelto come location dei corsi, che inizieranno il 18 maggio, il Parco "Paul Harris" di via Bengasi

Palestre chiuse? Il mondo del fitness ai tempi del covid-19 si rinnova. Niente macchine o manubri, più spazio al corpo libero. In attesa di capire quando e come riapriranno, i personal trainer si stanno organizzando per mettere a dispsizione dei clienti lezioni all'aperto. Con l'ordinanza regionale del 6 maggio si può infatti fare sport nei parchi e negli spazi all'aperto anche in compresenza, purché siano rispettati tutti i requisiti di sicurezza a cominciare dal distanziamento e dal divieto di contatto fra i singoli praticanti.

Cristian Laghi, biologo-nutrizionista e titolare col padre Enzo della Palestra Record di via Ravegnana, ha scelto come location dei corsi, che inizieranno il 18 maggio, il Parco "Paul Harris" di via Bengasi. "Ringrazio l'amministrazione comunale, che ha molto a cuore l'ambito sportivo, per l'impegno messo in campo. Abbiamo svolto diversi incontri su Skype con i rappresentanti delle associazioni sportive e palestre private, durante i quali il vicesindaco Daniele Mezzacapo ci ha spiegato con largo anticipo quali fossero le intenzioni. Poi c'è la novità di dare in forma gratuita i parchi, senza la necessità di dover pagare l'occupazione di suolo pubblico. Basta inviare una semplice domanda, indicando i giorni e gli orari nei quali si terranno i corsi, in modo da evitare gli assembramenti. Poi l'Unità Sport coordinerà la gestione degli spazi".

Come organizzerete le attività?
L'attività dovrà essere svolta individualmente, col rispetto delle distanze. Due metri per chi non è con la mascherina ed un metro con. Non si potrà fare ad esempio body building con attrezzi messi a disposizione dalla palestra. Lo scambio ad esempio di manubri non sarà possibile. Chi lo vorrà potrà portare ad esempio bottiglie d'acqua da casa o quello che uno avrà per uso esclusivamente personale.

Quali saranno i corsi?
Pilates, yoga, zumba e allenamento funzionale gag per gambe, addominali e glutei con musica. La location, che si trova nei pressi della nostra palestra, è bellissima e si addice. Ci sono tanti alberi e quindi anche zone d'ombra. Spero che venga anche chi è abituato a fare solo attrezzi.

C'è già un calendario?
Lo stiamo sviluppando con gli insegnanti. Informeremo attraverso i social. E' un'esperienza del tutto nuova. Si partirà da lunedì 18 maggio.

Saranno gratuiti?
No, è un servizio che forniamo agli abbonati. Ma al corso potrà partecipare anche chi non è iscritto pagando un gettone di presenza di 5 euro. Sono un'azienda con Iva e non un'associazione sportiva. Con un tablet emetterò quindi una fattura elettronica, che sarà inviata via mail.

Questa esperienza ha rivoluzionato il concetto di palestra?
Con l'inizio dell'emergenza mi sono subito organizzato con dirette Facebook e pubblicazione di video su Youtube. All'home-fitness si sono avvicinati soprattutto chi non era abituato a venire in palestra.

Continuerà con questo sistema?
Pubblicherò delle lezioni registrate qualora non sarà possibile svolgere delle lezioni al parco a causa del maltempo.

Le sono mancati i suoi clienti?
Sì, tanto. Sono stati numerosi i messaggi di sostegno ed affetto ricevuti. C'è tanta voglia di ripartire. Sento lo sconforto soprattutto tra chi è abituato a fare pesi.

Con il lockdown c'è chi per vari motivi non ha avuto modo di allenarsi e magari scaricato lo stress sul cibo. Come va gestito dal punto di vista fisico il ritorno alla normalità?
Si è trattato di un periodo di fermo peggiore rispetto a quando c'è un'inattività parziale a causa di un infortunio, perchè bene o male si può camminare o comunque svolgere un certo allenamento. Questo blocco ha creato la sedentarietà vera. Lo smart working ha portato ad azzerare gli spostamenti. La ripartenza dovrà essere graduale e senza eccedere alla voglia di improvvisarsi ironman. Stare all'aria aperta è una cosa molto positiva. Inoltre c'è un considerazione da fare.

Quale?
Stando al sole si attiva la vitamina D, che è un anti-infiammatorio naturale molto potente e che aiuta a combattere le infezioni. Inoltre aumenta la potenza delle difese immunitarie.

Come vede una "Fase 3" con le palestre aperte?
La vedo con ingressi contingentati o in rapporto ai metri quadrati. Sicuramente il cardiofitness si vedrà in "fase 4", anche perchè è impossibile fare attività cardio con la mascherina. In Corea ad esempio tutte le macchine cardio sono spente. Si può fare solo attività fisiotonico e pesi. E' la cosa più sensata, perchè questo tipo di esercizi si fà già muniti di guanti.

E per i corsi?
Se si ha la fortuna di avere le sale molto grandi, ci può essere il distanziamento. Ma questo non è una novità, solo che ora c'è più sensibilità alla tematica. L'Ausl già effettua i controlli per quanto concerne il numero di persone che una sala può ospitare. A secondo delle destinazioni d'uso ogni locale dovrà avere delle determinate caratteristiche. Per le palestre ad esempio ci deve essere un numero di finestre in percentuale alle superfici calpestabili, questo perchè l'areazione deve garantire la salubrità dei locali, oppure devono essere equipaggiate di sistemi di aria forzata che garantisce il ricircolo dell'aria.

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