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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Animali domestici e coronavirus, il Ministero dirama le linee guida. Due cani ospitati nel canile di Forlì

“Si tratta di un servizio di prevenzione finalizzato a dare garanzie alle persone”, spiega Usberti. Il medico veterinario entra nel dettaglio delle linee guida diramate dal ministero

Il Ministro della Salute, attenendosi alle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità Animale, ha emanato le linee guida per la gestione degli animali da compagnia sospetti di infezione da Sars-CoV2, virus responsabile nell’uomo della malattia respiratoria Covid-19. Nel documento viene riportato che “i pochi dati emersi nelle segnalazioni suggeriscono la necessità di indagare sul ruolo che gli animali da compagnia possano svolgere nell’epidemiologia del virus”. 

Come ha già sottolineato il medico veterinario Rodingo Usberti, dirigente dell’Ausl, questo nuovo coronavirus è di origine animale, e non è da escludere la possibilità di un ritorno agli animali, anche se non si sa naturalmente quali potrebbero essere le conseguenze di questa trasmissione. Per evitare qualsiasi rischio di contagio e per assicurarsi che gli animali domestici, cani e gatti in particolare, siano adeguatamente curati durante il periodo di convalescenza e quarantena dei padroni malati, "l’Ausl ha istituito un servizio al canile comprensoriale e il vicino rifugio dei gatti, in modo che si possa provvedere a loro tenendoli allo stesso tempo al sicuro da qualsiasi rischio fintantoché il padrone non risulti nuovamente negativo al virus". 

Forlì ha anticipato di qualche giorno le linee guida del Ministero. “Si tratta di un servizio di prevenzione finalizzato a dare garanzie alle persone”, spiega Usberti. Il medico veterinario entra nel dettaglio delle linee guida diramate dal ministero: “Laddove ci sono persone che siano state infettate o che si trovano in quarantena e non possono gestire l'animale domestico, viene gestito dal canile stesso. In questo momento non ci sono pensioni per animali disponibili ad accettare cani o gatti provenienti da persone a rischio. Per quanto riguarda i gatti, è stato individuata in un'area non utilizzata del canile dove sono stati allestiti dei box già esistenti, con degli arrichimenti e che consentano quindi di tenere i gatti in condizioni d'emergenza”. 

E' stato scelto il canile, viene evidenziato, “perchè è presente un medico veterinario, libero professionista, pagato dal gestore del canile, che può garantire le cure”. Usberti tiene ad evidenziare “che nessuno intende portare via gli animali, a meno che non ci siano delle condizioni particolari come indicato nelle linee guide del Ministero”. Al momento è ospitato un solo cane: “La persona che l'aveva è deceduta e non vi erano altri soggetti che lo potessero accudire. Così l'abbiamo affidato al canile. Un altro è stato ospitato fino a giovedì. Il costo è di un euro al giorno, dovute alle spese di mantenimento”. 

Foto di repertorio

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