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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Ausl Romagna, scatta il piano contro le attese: visite in un mese

"Entro la fine dell'anno - spiega il direttore sanitario, Giorgio Guerra - andranno garantite entro 30 giorni le visite specialistiche ed entro 60 le prestazioni diagnostiche"

Lotta alle liste d'attesa e agli esami non appropriati. E' quanto si prepara a mettere in campo, su input della Regione, l'Ausl Romagna che contro il problema sta già ottenendo risultati. "Entro la fine dell'anno - spiega il direttore sanitario, Giorgio Guerra - andranno garantite entro 30 giorni le visite specialistiche ed entro 60 le prestazioni diagnostiche". E' comunque già attiva una “cabina di regia” multidisciplinare per assicurare il monitoraggio continuo delle misure adottate per migliorare l’accessibilità alle prestazioni ambulatoriali e fornire altre utili informazioni sulle prestazioni, quali l’offerta a Cup. In ottemperanza alle ultime linee guida ,entro poche settimane, sarà nominato un responsabile unico.

Lo strumento è gia operativo in via sperimentale ed entro settembre sarà attivo su tutti gli ambiti territoriali dell’Azienda. Il sistema sarà  in grado di monitorare le attese in tempo reale e di fornire altri utili indicatori sulle prestazioni: tali informazioni “in diretta” saranno fondamentali per rispondere in tempi rapidissimi ad eventuali criticità che si possano creare in  un determinato ambito. Anche da questo punto di vista per verificare l’appropriatezza prescrittiva è in corso d’acquisizione un ulteriore applicativo informatico: si tratta di un motore semantico in grado di confrontare i quesiti diagnostici presenti nelle prescrizioni con le prestazioni ivi richieste, e quindi di valutarne l’appropriatezza. L’applicativo è anche in grado di verificare la coerenza della priorità al quesito diagnostico.

Prenotazioni e modalità di disdetta più facili 
Sempre come previsto dalla Regione, in tempi molto rapidi saranno unificati i numeri per la prenotazione telefonica delle prestazioni e sarà ulteriormente implementato il cupweb, cioè la possibilità, già prevista, di prenotare le prestazioni attraverso il proprio computer di casa.
Per quanto attiene, più precisamente, alle prenotazioni telefoniche, saranno disponibili, a livello di Ausl Romagna, un numero unico per la prenotazione delle prestazioni con il Servizio Sanitario Nazionale ed un numero unico per la prenotazione di quelle in libera professione.
Duplice anche la modalità per affrontare, e cercare di limitare, i cosiddetti abbandoni, cioè i casi in cui il paziente prenota una prestazione (visita o esame) e poi non si reca all’appuntamento, senza preoccuparsi di disdire.

In Romagna questo fenomeno riguarda circa l’11 per cento delle prestazioni. In attesa delle necessarie disposizioni annunciate dalla Regione per praticare, nei confronti degli utenti che non si presentano senza disdire, il recupero del ticket, saranno sviluppate e omogeneizzate a livello aziendale, le modalità di recall degli utenti: chi ha prenotato riceverà un sms (al cellulare) o una telefonata preregistrata (qualora abbia lasciato un recapito di telefono fisso) coi quali gli sarà ricordato l’appuntamento e gli sarà data la possibilità di disdire, rispondendo all’sms o nel corso della telefonata. Resta inteso che l’obiettivo dell’Azienda, così come della Regione, non è certo quello di “fare cassa” con i ticket delle prestazioni “abbandonate”, bensì quello di sensibilizzare i cittadini a disdire l’appuntamento affinche sia possibile recuperare tali prestazioni per riassegnarle ad altri pazienti che ne abbiano reale bisogno, con evidente miglioramento dei tempi d’attesa. 

Miglioramento della capacità produttiva
Anche sul fronte dell’incremento della produzione di prestazioni l’azienda si era già attivata prevedendo l’assunzione, la maggior parte delle quali già effettuate, le altre in corso, di 20 professionisti nelle discipline in cui i tempi d’attesa sono più in sofferenza (aspetto sul quale la Regione ha peraltro previsto un finanziamento ad hoc) e a predisporre aperture di servizi anche in orari non canonici, come ad esempio il sabato pomeriggio e la domenica e in orario serale, per l’utilizzo delle apparecchiature per la diagnostica per immagini (ecografie, tac e risonanze). E’ stato già disposto inoltre dall’Azienda uno stanziamento per le prestazioni aggiuntive da svolgere da parte del personale aziendale, mentre per gli accordi con i produttori del privato accreditato, oltre ad una committenza aggiuntiva già effettuata da parte dell’azienda, si provvederà  declinare a livello aziendale gli accordi che verranno stipulati dalla Regione con le categorie di rappresentanza dei privati stessi. Tutto il percorso relativo alle misure per il contenimento dei tempi d’attesa sarà oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali. Dunque, conclude Guerra, una serie di iniziative che permetteranno di individuare le criticita': "Sapere dove sono e' un valore aggiunto per intervenire".

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