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Cronaca

Lite tra condomini, "mezzogiorno di fuoco" nel cortile comune, armati di martello e coltello

Coltelli e martello branditi nel litigio tra condomini. Due persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Forlì a seguito dell’intervento di una volante della polizia

Coltelli e martello branditi nel litigio tra condomini. Due persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Forlì a seguito dell’intervento di una volante dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura in occasione di una accesa lite condominiale avvenuta nel pomeriggio di un paio di giorni fa a Forlì, in zona Cava. I due condomini litigiosi ora dovranno rispondere adi una serie di reati, quali la violenza privata, l’esercizio arbitrario delle proprie ragioni, minaccia aggravata e porto di strumenti atti ad offendere, nonché danneggiamento aggravato. Sequestrati dalla Polizia un paio di coltelli ed un martello, usati dai due per minacciarsi a vicenda e, il martello, per danneggiare la porta d’ingresso di uno dei due protagonisti. Una terza condomino, testimone ai fatti, ha anch’essa subìto il danneggiamento del proprio cellulare, del quale ha accusato il più giovane dei due uomini in lite. Coinvolti due uomini, entrambi italiani, l’uno di 26 anni, l’altro di 69.

Pare che tutto sia nato dall’accusa che il più anziano avrebbe rivolto all’altro riguardo un danneggiamento della sua cassetta delle lettere, avvenuto nella mattinata. Conseguentemente, il giovane avrebbe dato in escandescenza e, armato di coltello e martello, si sarebbe recato al pianerottolo dell’accusatore, intimandogli di uscire. Quest’ultimo, aperta la porta e notato che l’altro era fuori di sé ed armato, ha subito richiuso l’uscio provocando una reazione violenta del rivale, che avrebbe iniziato a colpire la porta con il  martello. Conseguentemente, anche l’aggredito si sarebbe armato di un grosso coltello da cucina e l’avrebbe affrontato uscendo negli spazi comuni, così che ne sarebbe nata una violenta disputa, rimasta fortunatamente solo a livello verbale, sempreché condita da pesanti minacce.

Una terza condomina, che era presente a quanto stava succedendo, ha riferito che il più giovane dei due gli ha danneggiato il cellulare, scagliandolo a terra dopo averglielo strappato dalle mani per impedirle di chiamare la Polizia. Ciò nonostante, nel frattempo le volanti erano state avvisate e si sono immediatamente recate sul posto, giungendo quando ancora i protagonisti stavano discutendo animatamente, sebbene si fossero disfatti degli strumenti atti ad offendere che secondo la successiva ricostruzione avrebbero poco prima brandito l’uno contro l’altro. La Polizia è riuscita a recuperarli e a sequestrarli. Le accuse più corpose sono rivolte all’uomo più giovane, contro il quale sono state inoltrate ipotesi di reato di minaccia aggravata, danneggiamento aggravato, violenza privata, esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle cose ed alle persone, porto di strumenti atti ad offendere. Contro il suo rivale, invece, i reati ipotizzati sono il porto di strumenti atti ad offendere, l’esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alla persona e minaccia aggravata.

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