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Cronaca

La magia, gli amori, la Romagna che si sviluppava e si divertiva: quasi pronta l'epopea della "Bussola"

Mario Russomanno sta per concludere la stesura del libro che racconta la Romagna ai tempi de “La Bussola”, il dancing che costituì, dagli anni Sessanta ai Novanta, un glorioso luogo di incontro

Mario Russomanno sta per concludere la stesura del libro che racconta la Romagna ai tempi de “La Bussola”, il dancing di Fratta Terme che costituì, dagli anni Sessanta ai Novanta, luogo di incontro per generazioni diverse. Il libro non sarà messo in commercio,  costituirà omaggio gratuito di Videoregione rivolto a chi lo prenota fin da ora scrivendo a bussolalibro@gmail.com.  

Mario, sta venendo un lavoro interessante?

"Per me lo è moltissimo, spero di riuscire a restituire a chi leggerà il libro le emozioni che sto vivendo. Ho scelto non di raccontare solo quel che capitava dentro al locale, intendo la musica, le atmosfere, le professionalità che animavano lo spettacolo. Cerco invece di far rivivere la Romagna di quegli anni. Che guardava al futuro con ottimismo ed era aperta ad conoscenze ed esperienze. Che si sentiva in diritto di divertirsi, come ricompensa per l'impegno che stava mettendo nel costruire un nuovo modello di benessere".

Come è “organizzato” il racconto?

"Propongo trenta diverse storie, una per ciascuno degli anni di vita del locale, dal '63 al '93. Dentro c'è un popolo intero: alla “Bussola” confluivano persone di diversa età, estrazione sociale, provenienza. La Romagna scopriva un benessere mai provato, si diffondevano auto e mobilità, nasceva il desiderio di conoscersi, di miscelare le proprie esistenze con quelle altrui. Era una rivoluzione sociale e la “Bussola” era uno dei luoghi ove tale rivoluzione prendeva corpo. Oltre a costituire vetrina per la musica romagnola e per quella dei grandi artisti italiani: Mina, Battisti, Baglioni, Cocciante, Paoli, Mannoia, Zero e mille altri. Tutti, ma proprio tutti, vennero alla Bussola. Innamorati del luogo e del calore romagnolo".

Sono racconti suggestivi?

"Ne seleziono trenta ma ne avrei mille. Con dentro l'amore eterno e quello passeggero, la diversità degli orientamenti sessuali, la politica, lo sport, i gusti musicali. Qualche esempio? Ragazzi della squadra di basket forlivese che arriva in serie A nel '67, altri  della federazione comunista di Cesena, calciatori di Morciano e Dovadola, ambulanti ravennati, studenti che organizzano feste epocali, impiegati faentini, Fred Bongusto che gioca a calcio a Fratta, signore tentate da avventure di una sera, ragazzine innamorate, latin lover incorreggibili, coppie che si incontrano e si sposano, ragazzi che diventano ballerini professionisti, promoter, giornalisti. Nei nostri racconti ci sono il ciclismo professionistico, il rally “Colline di Romagna”, la “Cento chilometri del Passatore”. E così via".

Sono storie vere, con personaggi riconoscibili?

"Si tratta di esperienze  e persone autentiche. C'è, ovviamente, chi  ha scelto di non rendersi troppo facilmente riconoscibile ma ha voluto comunque raccontare la storia che aveva dentro, che gli ha cambiato la vita. Altri, persone che poi hanno realizzato cose importanti in campi diversi,  ad esempio Alvaro Attiani, Pasquale Venditto, Maurizio Chiarucci, Baldo Turci, Alberto Zambianchi, Ruggero Sintoni, e altri, hanno accettato con autoironia di essere facilmente identificabili. Aiutando me e i lettori a capire lo spirito innovatore che aleggiava allora. La Bussola, in sostanza, è stato un luogo “magico”, presente tutt'ora nella memoria di migliaia e migliaia di persone".

C'è spazio per altre testimonianze?

"Siamo in tempo per inserire ricordi e racconti ma bisogna far presto. Chi ne ha ci scriva subito. E soprattutto occorre prenotare il libro, ci serve per organizzarci. VideoRegione lo regala ma faremo una sola tiratura di stampa e non lo metteremo in vendita. L'indirizzo, per prenotare il libro o per  contattarmi è lo stesso: bussolalibro@gmail.com".

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