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Cronaca

A rischio allagamenti un'area dell'ospedale piena di sostanze "sensibili"

lo scorso 6 febbraio, nel picco delle fortissime precipitazioni che un po' ovunque hanno causato disagi e allagamenti, oltre che estese alluvioni nelle campagne cesenati, si è allagata anche questa ala dell'ospedale ed è scattato il dispositivo di protezione

Un'unità molto delicata, in quanto pieno di sostanze, reagenti e reperti anatomici, quello di Anatomia Patologica. Tuttavia questo reparto all'ospedale di Forlì si trova in un'ala semi-interrata del padiglione Vallisneri, che con le forti piogge delle ultime settimane si è allagato. In particolare, lo scorso 6 febbraio, nel picco delle fortissime precipitazioni che un po' ovunque hanno causato disagi e allagamenti, oltre che estese alluvioni nelle campagne cesenati, si è allagata anche questa ala dell'ospedale.

Il tutto ha suscitato una certa preoccupazione tra i dipendenti dell'Ausl per i timori anche di possibili inquinamenti, con la fuoriuscita di prodotti vari. Durante gli allagamenti si sono iniziati anche a sentire odori acri ed è scattato il dispositivo di protezione, cercando di mettere preventivamente in sicurezza dalle zone più basse le sostanze specialistiche utilizzate nel reparto. Non è la prima volta che si verificano allagamenti: le ingenti quantità di acqua scaricate dai pluviali hanno creato disagi anche altre volte negli ultimi anni, in questa parte dell'ospedale.

Sulla questione interviene l'Ausl Romagna specificando che "a causa dell’eccezionale picco di precipitazioni del 6 febbraio scorso si sono verificati alcuni allagamenti localizzati nei cunicoli seminterrati di collegamento tra i vari padiglioni dell’Ospedale di Forlì. In particolare negli ambienti di Anatomia Patologica si è verificato un passaggio di acque meteoriche in vecchi tubi connessi al sito di vecchie cisterne dismesse. Ciò ha provocato l’odore pungente percepito dagli operatori". Quindi, continua l'Ausl: "Il fenomeno non ha interessato in alcun modo reagenti o sostanze chimiche presenti nell’area in quanto tali sostanze sono stoccate in appositi armadi e ne è presente solo la quantità necessaria all’uso corrente, poiché il deposito vero e proprio è esterno alla struttura. L’azienda ha comunque posto in essere immediatamente tutte le misure per la gestione dell’emergenza atte a prevenire conseguenze per gli operatori presenti, compresa la temporanea dislocazione in altra sede di alcune lavorazioni, nonché i provvedimenti tecnici volti ad evitare il ripetersi del fenomeno".

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