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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Per la prima volta a Forlì la marcia notturna per San Pellegrino: tutte le tappe

La conclusione è prevista per le 7.30 nell'abbazia di San Mercuriale con la consegna del simbolo, dopo ben 11 ore di cammino da un capo all'altro della città.

Una marcia notturna per San Pellegrino. Per la prima volta a Forlì nonostante sia la città del frate guaritore, nato intorno al 1265 nel quartiere Campostrino, si terrà la Marcia nazionale della Famiglia dei Servi di Maria, sul tema “San Pellegrino, ghibellino e Santo”. Giunto alla XXXI edizione, il singolare evento si terrà nella notte tra sabato e domenica e costituisce l’epilogo dei festeggiamenti del 750° anniversario della nascita di Pellegrino Laziosi, unico forlivese salito sinora alla gloria degli altari.

Nel nome dell’ex soldato impenitente, poi divenuto santo di fama mondiale, approderanno centinaia di aderenti alla famiglia dei Servi di Maria, provenienti da tutt’Italia. La marcia, cui potranno aggiungersi partecipare tutti i forlivesi che lo vorranno, inizierà alle 20 dalla Basilica di San Pellegrino con la presentazione dei gruppi partecipanti, per poi fare tappa, alle 21.30, alla casa natale del Santo, in via Lazzarini, e giungere alle 22 in Cattedrale, ove sarà letto il messaggio della marcia e il vescovo di Forlì-Bertinoro monsignor Lino Pizzi celebrerà la messa.

Al termine, il gruppo si rimetterà in cammino per il Seminario vescovile (via Lunga), dove alle 0.30 si svolgerà l’incontro “A servizio dei poveri”, a cura del Comitato lotta contro la fame nel mondo, in ricordo di Annalena Tonelli. Alle 3.30 è prevista la tappa nella chiesa di Coriano Nuova, in via Pacchioni, per una conversazione con il nuovo presidente provinciale delle Acli Forlì-Cesena, Odo Rocchi, su temi collegati al lavoro. Alle 5.30 sarà la volta della chiesa parrocchiale del Ronco, in viale Roma, dedicata a San Giovanni Battista. La conclusione è prevista per le 7.30 nell’abbazia di San Mercuriale con la consegna del simbolo, dopo ben 11 ore di cammino da un capo all’altro della città.

“La Famiglia Servitana – spiega sul sito web di Unifasi la presidente Rosanna Marchionni - comprende i Frati Servi di Maria, le Monache di cinque monasteri, l’Ordine Secolare, le religiose di dieci Congregazioni, le laiche consacrate di due Istituti Secolari e le Diaconie”. Ogni anno l’Unione della Famiglia Servitana d’Italia organizza una marcia notturna in diverse città della Penisola. L’ultima, quella del maggio 2015, si è svolta nell’agro nolano, ossia nella terra dei fuochi. “La località – continua la referente - viene individuata in base ad alcuni anniversari o festività collegate con Santi dell’Ordine o con anniversari di persone significative della Famiglia dei Servi. Oppure, come è avvenuto lo scorso anno, con situazioni di periferia (usando un’espressione di papa Francesco), ossia dove le problematiche sociali sono forti”. Quest’anno è stata scelta Forlì proprio perché la città di San Pellegrino Laziosi nel 750° della nascita.

“Vogliamo ricordare soprattutto il giovane focoso ghibellino, che, secondo la tradizione, pare abbia schiaffeggiato San Filippo Benizi, Priore Generale dei Servi Maria, che nel 1283 cercò di ricondurre all’obbedienza della sede apostolica i cittadini di Forlì incorsi nell’interdetto. Dopo questo fatto violento Pellegrino, pentitosi, raggiunse Filippo nella località Ronco e chiese perdono. Filippo lo accolse amorevolmente. Da quel momento – precisa la presidente - Pellegrino cominciò a disprezzare la vita mondana e a pregare la Beata Vergine Maria perché gli mostrasse la via della salvezza e si fece frate Servo di Maria”. La marcia non vuole essere una processione, “ma un camminare insieme, tra fratelli e sorelle, nella notte per conoscerci, ritrovarci, e per incontrare altri fratelli e sorelle della città che ci ospita”. 

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