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Cronaca Bertinoro

Un serpentone di oltre 3mila persone per la pace: "No ai muri, costruiamo ponti"

La marcia è stata organizzata dai Centri per la Pace di Forlì e di Cesena che collocano la Marcia per la pace della Romagna nella tradizione del Coordinamento Enti Locali per la Pace Perugia-Assisi

Tantissime persone in marcia "per rendere il mondo un posto accogliente per tutti a cominciare dalle città romagnole". Una trentina di amministrazioni pubbliche locali e oltre 60 associazioni hanno aderito alla quarta edizione della Marcia per la Pace della Romagna, intitolata "Alimentare la Pace - Rendiamo il mondo un posto accogliente per tutti", con un serpentone di oltre 3mila persone che a piedi ha raggiunto Bertinoro. "Una manifestazione con Katia nel cuore - ha affermato il sindaco Davide Drei, ricordando l'ex assessore al decentramento e ai servizi generali del Comune, scomparsa l'8 ottobre 2013 -. La Romagna che cammina per ricordare all'Europa gli alti valori su cui è fondata. No ai muri, ma costruiamo ponti".

La marcia è stata organizzata dai Centri per la Pace di Forlì e di Cesena che collocano la Marcia per la pace della Romagna nella tradizione del Coordinamento Enti Locali per la Pace Perugia-Assisi. La partenza è avvenuta, in bicicletta, alle 9.30 da Piazza Saffi a Forlì e dall’ingresso dell’Ippodromo a Cesena alla volta di Forlimpopoli. Poi da Piazza Fratti a Forlimpopoli, alle 10.30, si è partiti a piedi fino a Bertinoro, Comune simbolo dell’ospitalità Romagnola. All’arrivo alla Rocca, insieme ad alcune testimonianze, è stata esposta una statua donata al Comune dallo scultore Sandro Pagliuchi, che rappresenta una giovane nell’atto di liberare tre colombe, simbolo di pace.

Ad allietare i marciatori lungo i 18 chilometri di marcia lo spettacolo della “Tam Tangram Band”. Nel pomeriggio, organizzaa dal Museo Interreligioso di Bertinoro, al teatro Ceub si è svolta la Tavola Rotonda dal titolo: “L’ospitalità di Abramo – Accoglienza, integrazione e diritto alla libertà religiosa in Europa e nel Mediterraneo” con Padre Claudio Monge, Yassine Lafram, la professoressa Maura De Bernart e l’assessore Regionale alla cultura Massimo Mezzetti.

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