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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Si inventa "pollice verde" e coltiva marijuana "gas gas"

Coltivava in casa piantine di marijuana "gas gas" di ottima qualità. Un operaio trentenne è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Forlì, coordinati dal tenente Cristiano Marella

Coltivava in casa piantine di marijuana “gas gas” di ottima qualità. Un operaio trentenne è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Forlì, coordinati dal tenente Cristiano Marella, con l'accusa di coltivazione di sostanze stupefacenti. Processato per direttissima, il giudice (pubblico ministero Fabio Di Vizio) ha disposto l'obbligo di firma al comando di corso Mazzini poiché incensurato prima dell'arresto.

Tutto è partito da un normale controllo stradale. Il giovane, dopo esser stato fermato, è stato portato in caserma per la verbalizzazione di alcune contravvenzioni. Ad un certo punto ha cominciato a manifestare un certo nervosismo. I militari hanno perquisito l'auto, trovando le classiche cartine per fumare la marijuana. L'individuo, che già in passato era stato segnalato come assuntore di stupefacenti, non ha negato di essersi fatto qualche spinello.

SEQUESTRATA MARIJUANA "GAS GAS"

I Carabinieri hanno voluto fare uno zoom sulla vita del trentenne, decidendo di far visita alla sua abitazione di Villanova. In casa, stese come il bucato, sono state trovate ben 200 grammi di foglie essiccate di marijuana. Sul balcone, “baciate” dal sole, c'erano anche alcune piante di canapa indica a cespuglio, differente da quelle che normalmente si coltivano a ridosso dei fiumi. Queste sono di ottima qualità e vengono definite “gas gas” per l'odore acre che emettono.

Per far crescere al meglio le piantine il giovane si era inventato “pollice verde”, annotando in un diario tutte le operazioni da seguire quotidianamente come l'innaffiatura e il grado di luminosità, ed uno schema per la realizzazione di un impianto di illuminazione con timer e luci alogene. Tutta la struttura è stata sequestrata insieme anche ad alcuni semi “big devil”, acquistabili via internet a basso costo.

Per gli inquirenti dalle piantine era possibile ricavare ben 2 chili di droga. Il 30enne ha spiegato che la “maria” era per uso personale, ma questo non gli è stato sufficiente per evitare l'arresto per coltivazione di sostanze stupefacenti. Dopo il processo per direttissima, il giudice l'ha rimesso in libertà con l'obbligo di firma dai Carabinieri.

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