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Prestigioso riconoscimento per Marino Bartoletti: la Penna d'Oro del Coni, "Come un Oscar per un giornalista sportivo"

Il premio è paragonabile ad un Oscar per un giornalista sportivo, assegnato in passato a cronisti del calibro di Sergio Zavoli, Gianni Brera, Gianni Minà, Candido Cannavò, Gianni Mura e Gianni Clerici

Prestigioso riconoscimento per il giornalista forlivese Marino Bartoletti, che ha ricevuto la Penna d'Oro del Coni alla carriera, ora intitolata a Giorgio Tosatti. La cerimonia si è svolta al Salone d'Onore del Foro Italico, alla presenza del presidente del Coni, Giovanni Malagò. Il premio è paragonabile ad un Oscar per un giornalista sportivo, assegnato in passato a cronisti del calibro di Sergio Zavoli, Gianni Brera, Gianni Minà, Candido Cannavò, Gianni Mura e Gianni Clerici. "Non ho nascosto nè emozione né commozione - confessa Bartoletti -. Ho detto ai miei giovani colleghi che chi fa il nostro mestiere è custode di un patrimonio culturale e sociale del quale in ogni momento dobbiamo essere all'altezza: attraverso la serietà, la competenza, l'impegno e soprattutto la lealtà nei confronti di chi ci legge, cioè dei nostri unici e veri "padroni". Ho anche aggiunto che non ho nessuna intenzione di smettere di progettare e di sognare".

Ad ottobre ha ricevuto il "Premio Aics alla Cultura Sportiva "Beppe Viola" assegnato nel Salone d"Onore del Coni, definendolo "di una "categoria" non definibile (o non quotabile) come avrebbe detto lui. Perché porta il nome di un esemplare unico che ha fatto la storia della narrazione sportiva, di un giornalista che ha seminato cultura (in tanti campi) senza mai ostentarla: ma soprattutto di un amico sincero al cui ricordo, specie in occasione come questa, è impossibile non commuoversi. Per non parlare della nostalgia".

Per Bartoletti è un periodo denso di impegni, in giro per l'Italia per la promozione del suo ultimo lavoro, "La partita degli Dei", edito da Gallucci. Ma il cronista forlivese sarà il volto anche dello secondo appuntamento della rassegna "Ercole Baldini. Una leggenda italiana" dedicata al campione del ciclismo italiano e romagnolo, organizzata dal Comune di Forlì e dalla casa editrice Minerva di Bologna e che accompagna la mostra allestita al San Domenico, visitabile fino al 7 gennaio. L'appuntamento si terrà mercoledì 13 dicembre alle 20,45 all’Auditorium San Giacomo di Forlì (P.le Guido da Montefeltro, 12). Si parlerà nell'occasione del legame tra Baldini e "la sua amata Romagna". Su Facebook non è mancato un appunto al Festival di Sanremo 2024 dopo l'annuncio degli artisti in gara di domenica scorsa da parte di Amadeus: "Ha allestito una macedonia interessante e, per certi versi, ghiotta (anche se il vero "botto" non c'è stato). Una buona occasione per scoprire artisti che non si conoscono e per riabbracciare qualche "pezzo" maturo. Inutile dire che il Festival si giudica dopo e non prima". 

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