rotate-mobile
Cronaca

In arrivo 100mila mascherine gratuite per la popolazione, anche a Forlì si pensa alla 'fase della convivenza'

Si tratta del primo atto verso la cosiddetta 'fase 2', quella della convivenza col Coronavirus. Di queste mascherine, un milione viene destinato al sistema delle imprese, per garantire il rispetto dei rigidi requisiti di sicurezza

Mascherine per la popolazione da distribuire gratuitamente. Terminata la fase del picco di emergenza, quando i dispositivi personali di protezione erano introvabili e scarseggiavano anche per gli operatori sanitari, anche l'Emilia-Romagna imbocca ora faticosamente la strada delle mascherine gratis ai propri cittadini. Lo ufficializza la Regione Emilia Romagna, specificando che saranno messe a disposizione circa tre milioni di mascherine, per una popolazione totale di circa 4 milioni e mezzo di abitanti.

Si tratta del primo atto verso la cosiddetta 'fase 2', quella della convivenza col Coronavirus. Di queste mascherine, un milione viene destinato al sistema delle imprese, per garantire il rispetto dei rigidi requisiti di sicurezza qualora dovessero concretizzarsi ipotesi di graduali riaperture in alcuni comparti economici. A partire da mercoledì queste mascherine verranno distribuite ai Comuni tramite la rete della Protezione civile regionale e dei Centri operativi comunali.

Sindaco Gian Luca Zattini, quante ne arriveranno a Forlì di questa fornitura della Regione?
“Ne arriveranno 50mila, un quantitativo limitato ma meglio di niente. A queste si aggiungeranno altre 50mila mascherine ordinate qualche giorno fa dal Comune di Forlì e per le quali siamo in attesa della consegna. Altre siamo già pronti ad acquistarle”.

Pensate di finalizzare questo primo arrivo massivo a scopi precisi (per esempio case di riposo, strutture comunali etc) o saranno per i cittadini?
“No questa fornitura è destinata alla popolazione”

Come avverrà la distribuzione?
“Lo stiamo vedendo, preferisco non fare annunci fino a che non avremo un piano concreto. Il primo obiettivo è fare una distribuzione capillare nella quale però non si creino più danni che benefici, evitando quindi in tutti i modi gli assembramenti e i contatti ravvicinati”.

Saranno mascherine chirurgiche?
“Certo, le maschere Ffp2  e Ffp3 sono poche e vanno destinate al personale sanitario o persone con determinate caratteristiche. Il cittadino deve usare le chirurgiche”.

Saranno mascherine standard o 'artigianali'?
“Saranno mascherine chirurgiche certificate”

Che uso ne andrà fatto, dato che formalmente sono dispositivi mono-uso?
“Come sappiamo ormai ampiamente con alcune accortezze si possono riutilizzare. Ovviamente non vanno usate a sproposito, ma nelle situazioni a rischio come per esempio nei luoghi chiusi come i servizi essenziali, i negozi e i supermercati, e limitatamente alla persona singola che vi si reca una volta alla settimana per fare la spesa. Con un uso consapevole non è una dotazione straordinaria, ma è utile”.

Anche lei è convinto che la fase 2, quella della convivenza, sarà necessariamente avviata indossando tutti la mascherina?
“Dovremo riconvertire per lungo tempo le modalità dei nostri rapporti sociali, anche quando l'emergenza sarà terminata, durerà per lungo tempo. E anche quando sarà finita la guerra vera e propria ci saranno focolai nel mondo. La situazione si normalizzerà, ma prima che si torni alla vita di prima ci metteremo molto tempo, è una pandemia mai vista prima. Ci ha trovato impreparati, ma nessuno poteva essere preparato ad una cosa del genere".

Eppure si fa presto a dire mascherina, ma poi vediamo tutti usi sbagliati, anzi potenzialmente pericolosi, come toccare la mascherina non dagli elastici e abbassarla per rispondere al telefono, contaminando quindi un oggetto ravvicinato e l'aria intorno....
“La mascherina è un corpo estraneo, appena sei soprappensiero ti viene da toccarla o toglierla, ma guardando le poche persone in piazza Saffi, vedo gente molto ordinata nell'indossarla”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

In arrivo 100mila mascherine gratuite per la popolazione, anche a Forlì si pensa alla 'fase della convivenza'

ForlìToday è in caricamento