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Cronaca

Il fotografo Matteo Perini premiato in Cina all' "Humanity Photo Awards"

Matteo Perini, un giovane fotografo di origini santasofiesi, è stato insignito in Cina di un premio per i suoi scatti dedicati alle tradizioni dei popoli di tutto il mondo. Perini ha partecipato con due reportage ad un concorso fotografico organizzato da CFPA, "Cina Folklore Photographic Association"

Matteo Perini, un giovane fotografo di origini santasofiesi, è stato insignito in Cina di un premio per i suoi scatti dedicati alle tradizioni dei popoli di tutto il mondo. Perini ha partecipato con due reportage ad un concorso fotografico organizzato da CFPA, “Cina Folklore Photographic Association”, che dal 1998 ha lanciato un appello ai fotografi di tutto il mondo per documentare folklore, cultura e religione nel mondo.

A tal fine, CFPA grazie anche al sostegno dell'UNESCO, ha fondato "Humanity Photo Awards", un concorso fotografico internazionale a cadenza biennale. Quest'anno hanno aderito all'iniziativa 6.000 fotografi da 133 paesi e regioni del mondo. All’interno di questa competizione serrata da tutto il mondo, il primo lavoro "Battitura del miglio" (scattato in Burkina Faso) ha ricevuto una delle 500 Performance Awards ed il secondo lavoro "Battesimo Celeste" (realizzato in Benin) è stato premiato con il “Documentary Award” e concorre per i 6 riconoscimenti 'Final Grand Award'.  Attualmente Perini è in Cina dopo essere stato convocato per l'assegnazione dei premi, nella regione dello Yunnan in Cina.

Matteo Perini, 33 anni, è romagnolo di nascita e bolognese di adozione. Il suo percorso professionale inizia nel 2006 grazie alla collaborazione fotografica con il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e prosegue fondando Studio TamTam nel 2008, studio che opera nel settore sport ed eventi. Dal 2012 si dedica anche alla fotografia di spettacolo e dirige workshop di fotografia musicali, dal 2013 l'interesse per il reportage sociale lo porta a collaborare con associazioni ed a pubblicare i suoi lavori su riviste quali Witness Journal, Nigrizia, Misna. Nel 2014 ha realizzato il reportage Celestial Voodoo che ha esposto ai festival fotografici di Bibbiena Fotoconfronti Savignano Si-Fested al Terra di Tutti film festival di Bologna.

È creatore del progetto Maison des reves la casa dei sogni, libro fotografico per finanziare una casa-famiglia in Benin ('Maison de la Joie' di Flavio Nadiani). Nel 2014 ha diretto, con S. Amanti e M. Crociati, il documentario dell'associazione Sovraesposti dashuron me zemr – Perchéla amano con tutto il cuore" filmato in Kosovo e Albania, racconto della tourné di una band di musiche tradizionali balcaniche. Nel 2015 ha diretto con Simone Stefanelli Mystique Ouidah documentario sociale che descrive, tramite un insolito intreccio di storie umane, sia la triste storia dello schiavismo che lo straordinario sincretismo religioso in Benin.

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