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Cronaca

Università, Medicina in Romagna: approvata la richiesta di nuovi docenti

I Dipartimenti di Area medica hanno effettuato la propria programmazione dei posti, da coprire mediante finanziamento esterno nell’ambito del progetto Romagna salute per l’anno 2020, così come concordata con il Prorettore alla Didattica Enrico Sangiorgi

In vista della partenza dei nuovi corsi di Medicina e Chirurgia a Forlì e a Ravenna, per l'anno accademico 2020/21, il Consiglio di Amministrazione dell'Alma Mater ha approvato la richiesta dei posti avanzata dai Dipartimenti di Area medica, per un totale di 10 posti di ruolo, tra professori ordinari, associati e ricercatori a tempo indeterminato (Rtdb). I Dipartimenti di Area medica hanno effettuato la propria programmazione dei posti, da coprire mediante finanziamento esterno nell’ambito del progetto Romagna salute per l’anno 2020, così come concordata con il Prorettore alla Didattica Enrico Sangiorgi.

I docenti di riferimento dei due nuovi corsi di Medicina, infatti, sono stati individuati innanzitutto mediante le risorse di organico già disponibili in Ateneo, e ora vengono integrati grazie ai sostenitori del territorio romagnolo per cui sarà possibile finanziare posti da professore di prima e seconda fascia e da ricercatore a tempo determinato, nonché unità di personale tecnico amministrativo a tempo determinato, finalizzati al funzionamento a regime dei due nuovi corsi.

L’istituzione dei corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia con sede a Forlì e Ravenna, è parte integrante del Progetto “Romagna Salute”, un progetto articolato sulla salute, prevenzione e sviluppo tecnologico, con azioni multiple e diversificate su tutto il territorio romagnolo e lo sviluppo di una rete formativa per tirocini e scuole di specializzazione che abbraccerà anche Cesena e Rimini, un innovativo Institute for Health a Rimini e un nuovo percorso di Biomedical Engeneering a Cesena.

I posti da professori che verranno banditi sono 120: 93 tra associati e ordinari per i corsi di laurea del Campus di Bologna e di tutti i Campus della Romagna; 4 (3 da associati e 1 da ordinario) per i nuovi corsi di laurea in Medicina e Chirurgia che verranno attivati a Forlì e Ravenna, e 3 infine come responsabili e vincitori di progetti competitivi europei che saranno chiamati dall’Università di Bologna nel ruolo di prima fascia - Erc. Per quanto riguarda questi ultimi, si conferma l'attrattività anche internazionale dell'Alma Mater, con un reclutamento dalla Francia nel settore della geologia, dal Regno Unito nel settore della statistica,  e da un altro Ateneo italiano nella fisica.

Nel ruolo di professori associati sono altri 20 i posti che l’Ateneo metterà a bando nella primavera, e che  derivano dal Piano straordinario ministeriale per il reclutamento di Professori associati. Altri 34 posti sono stati deliberati per il reclutamento di ricercatori a tempo determinato, di tipo a e b; 6 di questi posti costituiscono il contingente utile all’attivazione dei corsi di Medicina in Romagna. Nuove possibilità assunzionali sono attese inoltre per il ruolo di ricercatori di tipo b per tutti i Campus dell’Ateneo da un nuovo piano straordinario ministeriale, che tuttavia non è ancora stato reso noto.

Dieci figure da tecnico di laboratorio sono infine state deliberate dal Consiglio d’Amministrazione: si tratta di figure che andranno a operare nei Dipartimenti e ricopriranno ruoli tecnici fondamentali anche per lo  sviluppo delle varie linee di ricerca. “Si tratta di un risultato molto importante -  afferma il Rettore Francesco Ubertini -. Malgrado l’emergenza che stiamo vivendo, i Dipartimenti sono riusciti tutti a portare a termine la fase di programmazione per il nuovo reclutamento, e anche i nostri uffici dell’Amministrazione hanno fatto un importante lavoro di coordinamento che ci consentirà di non bloccare lo sviluppo della nostra comunità professionale. Quand’anche questa fase di emergenza dovesse prolungarsi, abbiamo gli strumenti tecnologici per provvedere ai nuovi bandi e proseguire, in modalità da remoto, le procedure concorsuali che sono per noi fondamentali".
 

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