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Cronaca

Meningite, crescono i timori. La Regione tranquillizza: "Nessun allarme"

"La misura più efficace per contrastarne la diffusione - spiegano i sanitari della Regione - resta la prevenzione attraverso la vaccinazione, ma rispettando i tempi"

Nessun allarme meningite in Emilia Romagna. L'assessorato alla Salute della Regione, in risposta ai dubbi e alle preoccupazioni degli ultimi giorni, in seguito ad un aumento dei casi da meningococco C in Toscana, assicura che "non c’è in Italia, tantomeno in Emilia-Romagna, un allarme meningite. "La misura più efficace per contrastarne la diffusione - spiegano i sanitari della Regione - resta la prevenzione attraverso la vaccinazione, ma rispettando i tempi, il calendario vaccinale e le indicazioni sui soggetti e sulle fasce di età da vaccinare.

Cosa fa la Regione
"La Regione, fra le prime in Italia, ha iniziato a vaccinare contro il meningococco C nel 2006 - spiegano i tecnici dell’assessorato - proponendo la vaccinazione ai bimbi al 13°-15° mese di età e agli adolescenti. Nel corso del 2017, anno in cui si completerà la vaccinazione degli adolescenti con la chiamata dei nati nel 2004, si raggiungerà la copertura vaccinale completa di tutti i nati dal 1990 in poi".

Chi colpisce il meningococco C
Questo batterio da sempre colpisce principalmente i bambini più piccoli e gli adolescenti e le strategie vaccinali nazionali e regionali prevedono l'offerta attiva e gratuita della vaccinazione al 13esimo-15esimo mese e a 13-14 anni, proprio per proteggere le fasce di età più a rischio. Inoltre i portatori sani del meningococco, che sostengono la trasmissione del batterio, sono più frequenti fra gli adolescenti/giovani (nell'età 10-20 anni) e solo raggiungendo una copertura molto elevata in questa fascia di età si può ottenere l'interruzione della catena di contagio.

continua nella pagina successiva ====> L'IMPORTANZA DELLA VACCINAZIONE

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