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Cronaca

Dipendente comunale ucciso dalla meningite fulminante, profilassi anche in alcuni uffici municipali

Preoccupazione in Comune, ed in particolare negli uffici del mercato ortofrutticolo di viale Vittorio Veneto, dove si trova l’unità che si occupa dei mercati

Preoccupazione in Comune, ed in particolare negli uffici del mercato ortofrutticolo di viale Vittorio Veneto, dove si trova l’unità che si occupa dei mercati, per la morte di Donato Santoro, il dipendente comunale forlivese ucciso in meno di 24 ore da una meningite fulminante. Anche il municipio e i colleghi di lavoro sono stati coinvolti nel protocollo di profilassi antibiotica scattato nelle ore successive della morte di Santoro. Spiega il sindaco Gian Luca Zattini: “Non conoscevo personalmente il dipendente comunale, ho sentito il suo dirigente che mi ha confermato l’attivazione del protocollo di igiene pubblica, non è emerso che ci siano stati particolari contatti stretti o a rischio, ma per chiunque voglia per scrupolo effettuare la profilassi o avere informazioni, il servizio di Igiene pubblica è a disposizione”. Avrebbero seguito questa strada due dipendenti comunali. Gli uffici svuotati dalle ferie estive, in ogni caso, hanno contribuito a rendere gli ambienti vissuti per lavoro positivamente meno affollati. Non si tratta in ogni caso di uffici di sportello al pubblico. Sempre Zattini: “Siamo a disposizione di qualsiasi dipendente se vuole mettersi in contatto con l’Igiene pubblica”.

E’ stato un dramma quello che è avvenuto nella notte tra lunedì e martedì, quando il 56enne ha fatto accesso al pronto soccorso del Morgagni-Pierantoni e nonostante il prodigarsi dei medici nel giro di poche ore Santoro è deceduto per sepsi meningococcica. La malattia si trasmette per via aerea, entrando in contatto con secrezioni come la saliva, quindi pericolosa con uno starnuto vicino, o parlarsi a strettissima distanza. Incide anche lo stato delle difese immunitarie generali del paziente, dato che, in condizioni normali, il corpo umano ha gli strumenti per combattere da solo questo batterio. Alcune persone che quella notte hanno condiviso con Santoro gli spazi del pronto soccorso hanno contattato allarmati la redazione, l’invito è – per chiunque nutra a qualsiasi titolo il dubbio di essere entrato in contatto ravvicinato – di rivolgersi alle autorità sanitarie.
 

La meningite, la cura e la prevenzione

La meningite è una infiammazione delle meningi, cioè delle membrane che rivestono il cervello ed il midollo spinale, e può essere la conseguenza di un’infezione batterica o virale. Solitamente l’inizio è improvviso; nei primi anni di vita i sintomi d’esordio sono spesso aspecifici e mai isolati: febbre, rifiuto del cibo, pianto insistente, irritabilità, scarsa reattività, sonnolenza insolita. Nel bambino più grandicello sono presenti anche vomito, forte mal di testa, fastidio alla luce ed ai rumori intensi, rigidità muscolare specie dei muscoli della nuca, talvolta macchie violacee sulla pelle (petecchie). I sintomi iniziali possono essere seguiti da perdita di coscienza e convulsioni.

Nella meningite batterica il germe responsabile si trasmette per contagio diretto da persona a persona, attraverso il contatto diretto delle secrezioni naso-faringee e la malattia è spesso favorita da condizioni predisponenti (stati di debilitazione, alcune patologie croniche, affollamento, ecc...). Il periodo di incubazione (cioè il tempo che passa dal momento del contagio alla comparsa dei sintomi) è variabile a seconda del microrganismo responsabile della malattia.

Le meningiti di origine batterica vengono curate efficacemente con gli antibiotici. In alcuni casi è necessario trattare i contatti stretti del malato con una profilassi antibiotica (cioè con l’uso di antibiotici a scopo preventivo).  In tutti i casi non è necessaria nessuna misura aggiuntiva di disinfezione dell’ambiente, né la chiusura della  scuola, perché i germi responsabili non sopravvivono a lungo fuori dall’essere umano e sono sensibili all’aria, alla luce ed alle normali misure di pulizia; è importante arieggiare frequentemente gli ambienti. L'unco strumento efficace di prevenzione è la vaccinazione.

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