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Cronaca

Apre la mensa universitaria, studenti all'attacco: "La più cara in Europa"

"Sei euro e ventinove, che sia un pasto completo od una sola insalata, pongono la mensa forlivese alla sommità della classifica di mense più care d'Europa": è la critica che viene dall'Udu, l'associazione degli studenti universitari

“Sei euro e ventinove, che sia un pasto completo od una sola insalata, pongono la mensa forlivese alla sommità della classifica di mense più care d’Europa”: è la critica che viene dall'Udu, l'associazione degli studenti universitari. Critica l'associazione: “Sorprende il fatto che si possa ignorare tanto la realtà universitaria europea, con la quale gli studenti vengono a contatto tramite numerosi progetti Erasmus (che necessariamente inducono a continui confronti con i colleghi del resto del continente)”.

Alcuni dati di confronto indicati dall'Udu: “A Berlino, il costo del servizio è di 1,90€. Parigi, sempre per un pasto completo, si sborsano 3,00€. In Francia, fra l'altro, vige un accordo della consulta studentesca per cui il costo non supera un certo tetto, e nel caso non venga ricoperta la spesa in toto, interviene lo Stato. Stesso prezzo della capitale francese, 3€, a Bruxelles. A Ginevra siamo a quota 5€. Per quanto riguarda l’Italia, nella vicina Bologna il costo è di 5€; mentre a Firenze il pasto completo costa 2,80€ ed il sistema tiene conto dell'ISEE di ciascuno in modo tale che alcuni studenti possano usufruire di un pasto gratuito. Paradossalmente, sembra quasi più conveniente prendere il primo treno per Firenze, pranzare in mensa e tornare, piuttosto che rifocillarsi nella mensa forlivese”.

“Alla luce di questi dati, l’Unione Degli Universitari di Forlì, auspica che l’azienda che si è aggiudicata la gestione della mensa a Forlì rivaluti la sua decisione del prezzo, considerando che gli studenti hanno diritto ad un servizio che possa essere a portata di tutti e che fra gli studenti le fasce di reddito familiare sono estremamente variabili. Che questo sia, inoltre, un invito alle università italiane a tener bene a mente che il diritto allo studio è concretizzabile attraverso accessibili e ben fornite infrastrutture destinate a chi sceglie di continuare a formarsi culturalmente e divenire parte di una cittadinanza consapevole”.

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