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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Bertinoro

Due anni fa moriva don Luigi Pazzi, fondatore della Casa della Carità di Bertinoro

In occasione del secondo anniversario sarà presentato anche il bozzetto del monumento che verrà eretto in via Frangipane, nell’area esterna della “sua” Casa della Carità.

Sarà una messa in programma sabato, alle 17.30, nella chiesa del Suffragio a Bertinoro, l’evento più importante in suffragio di monsignor Gian Luigi Pazzi, a due anni esatti dalla scomparsa. Presiederà la celebrazione il successore don Emanuele Lorusso, lo stesso che domenica, alle 16, nel cimitero di San Savino di Predappio, condurrà la recita del Rosario presso la tomba del sacerdote defunto. In occasione del secondo anniversario sarà presentato anche il bozzetto del monumento che verrà eretto in via Frangipane, nell’area esterna della Casa della Carità di Bertinoro da lui fondata nel 1981. Don Luigi aveva sempre accettato la sofferenza con straordinaria dignità, quasi minimizzando la sua condizione rispetto al dolore che vedeva intorno a sé.

Quel 7 ottobre 2015, la notizia della sua morte improvvisa, avvenuta nel sonno, seminò tristezza e sconcerto. “Ci ha cresciuto a pane e provvidenza – dichiarò a caldo Sauro Bandi, uno dei suoi ragazzi della prima ora e attuale direttore della Caritas diocesana – ed è stato un testimone di fede incredibile, che si è speso per i poveri sino all’ultimo”. “Essendo stato provato varie volte dalla sofferenza – disse don Rino Giunchi, suo assistente nelle quattro parrocchie bertinoresi della Concattedrale, Polenta, Lizzano e Massa e oggi guida pastorale a Monticino e Capocolle - aveva espresso il desiderio che il suo funerale fosse una festa e così è stato, grazie all’impegno e alla partecipazione di tutti”. Il 9 ottobre 2015 in Concattedrale, giorno delle esequie, almeno 700 persone sfidarono la pioggia sferzante per tributare l’ultimo saluto a don Luigi.

Il prete dei poveri era arrivato come parroco a Bertinoro nel 1971 dopo gli studi di teologia a Roma, l’ordinazione presbiterale nel 1962, i primi impegni in diocesi come cancelliere in Curia, insegnante di religione alle magistrali di Forlimpopoli e parroco a Selbagnone. Il salto di qualità nella sua vita di sacerdote degli umili avvenne a Fontanaluccia di Reggio Emilia, quando incontrò monsignor Mario Prandi, fondatore delle Casa della Carità, che lo incoraggiò ad aprirne una anche a Bertinoro. L’opera ha visto la luce il 14 novembre 1981 in via Oberdan. Nel 2001 c’è stato il passaggio alla nuova grande struttura di via Frangipane. Una decina di ospiti sono accuditi quotidianamente dalle Carmelitane della Carità suor Paola e suor Agostina: le religiose sanno di poter contare sull’apporto di decine di volontari, sotto lo sguardo vigile di don Luigi, che anche dal cielo continua a sostenere la sua grande intuizione d’amore.

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