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Cronaca Predappio

Addio ad Andrea, "Armiamoci di speranza. Non lasciamoci travolgere dalla negatività"

Predappio si è riunita virtualmente sulla pagina Facebook della parrocchia di Sant'Antonio, per seguire la messa di suffragio per Andrea Tesei, il 26enne morto giovedì dopo aver contratto il coronavirus

"Un momento di comunione con mamma Marcella, ma anche molto doloroso per la nostra comunità, sconvolta e presa dal timore. Ci mettiamo nelle mani del Signore, perchè solo Lui può darci la speranza e la forza. Sono momenti toccanti e forti, che ci devono fare riflettere ed aiutare a non cadere di fronte a questa tentazione di lasciarci abbandonare". Predappio si è riunita virtualmente sulla pagina Facebook della parrocchia di Sant'Antonio, per seguire la messa di suffragio per Andrea Tesei, il 26enne morto giovedì dopo aver contratto il coronavirus. La celebrazione, a porte chiuse, è stata officiata dal parroco di Predappio, don Urbano Tedaldi.

Ricordando la parabola scritta nel vangelo secondo Giovanni ("Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna"), don Urbano ha sottolineato come "Andrea è un esempio". Da don Urbano un invito "a guardare oltre, contro tutte le difficoltà, senza perdersi d'animo".

"La morte di chi è caro come Andrea è un po' anche la nostra morte, perchè quando qualcuno ci lascia se ne va anche un pezzo della nostra vita. Niente sarà come prima, perchè viene a mancare qualcosa come un puzzle. Se manca un pezzo, ci resta un vuoto - evidenzia don Urbano -. Di Andrea ci mancheranno il suo tratto gentile, la sua concretezza, il suo altruismo e il suo amore per lo scoutismo verso i ragazzi più piccoli. Sappiamo che non si è mai arreso di fronte alla vita, nemmeno in questa ultima parte della sua esistenza, lottando contro il virus. Quando tutto sembrava andare per il meglio, in un attimo il suo cuore è cessato di battere".

"Se siamo turbati scossi - continua il sacerdote - è perchè si fa chiaro il destino comune che ci attende. Ma non c'è solo il turbamento". Quindi, riferendosi ai giovani, un invito "a guardare oltre, contro tutte le difficoltà, senza perdersi d'animo e di attraversare il turbamento con Cristo. Armiamoci di speranza e non lasciamoci farci travolgere dalla negatività. Impariamo a cambiare i ritmi della nostra vita, senza correre come dei pazzi, ma costruendo dei rapporti sinceri". Sabato mattina la salma del giovane è stata cremata a Cesena. Anche il sindaco Roberto Canali ha dato l'ultimo saluto al 26enne.

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