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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Nuovo anno pastorale, il vescovo Corazza: "Occorre ripensare al modo di essere chiesa nel territorio di Forlì-Bertinoro"

Sabato i fedeli forlivesi si sono ritrovati numerosi in Cattedrale per l’avvio del nuovo anno pastorale.

"Grazie per essere venuti, questo è il primo appuntamento del nuovo anno pastorale, siamo qui insieme per fare comunità". Sabato i christifideles forlivesi, invitati dal vescovo di Forlì-Bertinoro Livio Corazza, si sono ritrovati numerosi in Cattedrale sotto l’immagine di Benedetta Bianchi Porro, beatificata il 14 settembre scorso, all’insegna del tema “Chiamati alla fraternità. È bello per noi essere qui: la Chiesa evangelizza con la bellezza della liturgia”. La celebrazione è stata avviata con la processione delle comunità, rappresentate dalla croce astile portata dai parrocchiani.

Inaugurato il nuovo anno pastorale

"Quest’anno - dichiara il vescovo - ci incamminiamo come l’anno scorso sul percorso della fraternità. Sottolineo due cose: il consenso e la continuità. Noi siamo fratelli perché siamo figli. In questo primo anno è stato confermato da più parti la necessità di vivere la fraternità cristiana e universale. Un caso su tutti: papa Francesco ha firmato un documento sulla fraternità con i musulmani".

Il pastore d’anime sottolinea anche alcuni momenti che hanno caratterizzato l’anno 2018-2019 della Diocesi di Forlì-Bertinoro, dipanatosi all’insegna delle “effe” (fede in Cristo e nel suo Vangelo, formazione, fraternità come cuore e missione della Chiesa, fuori come Chiesa in uscita e futuro): la sinodalità nel senso di camminare insieme, l’avvio del processo di lettura della situazione sociale e pastorale del nostro territorio, l’individuazione di alcune priorità, quali gli incontri dei consigli pastorali, l’elezione dei nuovi consigli parrocchiali e il triduo pasquale nel centro storico.

"Adesso - continua - non possiamo far altro che continuare su questa via rispondendo ad alcune domande: come alimentare e custodire la fraternità? Qual’è la sua sorgente?”. Per il percorso 2019-2020 monsignor Corazza propone di declinare un’altra lettera dell’alfabeto, la “bi”, per proseguire nel cammino intrapreso in forza di bellezza, bontà, beatitudine e, dulcis in fundo, di Benedetta. "E’ la bellezza dello stare insieme, in questa occasione come ogni volta che ci troviamo nella nostra comunità di appartenenza, piccola o grande che sia. Facciamo sì che le nostre celebrazioni siano sempre più belle. Quanto è vero il detto che l’abitudine uccide la passione: rinnoviamo le nostre celebrazioni rendendole più attraenti".

"Stare insieme a Gesù è bello: riscopriamo la bellezza della celebrazione dell’eucaristia come segno della presenza di Dio - prosegue -. L’incontro comunitario con Cristo, in particolare la domenica, diventa decisivo: è il punto indispensabile per ripartire e rigenerare la fraternità cristiana". La seconda “bi” enunciata dal vescovo è la bontà. "E’ una bella sfida: oggi nessuno vuole essere definito buono, perché rischia di passare per buonista, oppure persona senza carattere, che non si sa difendere. Abbiamo tutti perso il valore della bontà cristiana. Ma dove impariamo ad essere buoni, se non nel Vangelo come luogo delle beatitudini e della civiltà dell’amore?".

"Oggi abbiamo bisogno di testimoni credibili di una vita bella e beata, come fece Benedetta Bianchi Porro che ha abbracciato Cristo anche nella condizione di vita più difficile. “Il Vangelo deve tornare ad essere il nostro distintivo”. "Occorre ripensare al modo di essere chiesa nel territorio di Forlì-Bertinoro, per far fronte alle novità del contesto in cui viviamo, cogliendo le opportunità offerte dai cambiamenti".

“Abbiamo bisogno di comunità nuove e attraenti, vino nuovo in otri nuovi, per favorire un rinnovato impegno nella chiesa”, conclude. L’appuntamento finale è agli incontri di Coriano, a partire da lunedì 7 ottobre, per affrontare il tema di una nuova parrocchia e di una nuova liturgia per nuove comunità in ascolto dei tempi che stiamo vivendo.

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