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Cronaca

Meteo, irruzione del vortice polare. Neve in città nei prossimi giorni? "Il rischio c'è"

Il vortice depressionario ha favorito il transito del fronte, che si è manifestato con brevi rovesci nevosi anche sulla costa. Un antipasto di quello che potrebbe esser la prossima settimana

E' tra i pochi che avevano indicato la possibilità di qualche breve nevicata anche in pianura sulla Romagna per la giornata di venerdì. E la 'profezia' di Pierluigi Randi, meteorologo-previsore di MeteoCenter.it/Meteoromagna.com, si è concretizzata poco prima delle 11. Una precipitazione a carattere di rovescio intermittente, accompagnata da neve "tonda", seguita da pezzi di coriandoli, che hanno svolazzato in città per una decina di minuti senza attaccare.

E' la conseguenza del primo affondo del Vortice Polare, penetrato nel cuore del Bacino del Mediterraneo, che ha messo la parola fine ad una lunga fase caratterizzata da temperature ben al di sopra della norma per il mese di gennaio. Imponente il crollo della pressione, con un valore al suolo di 974hPa nei pressi delle coste friulane. Il vortice depressionario ha favorito il transito del fronte, che si è manifestato con brevi rovesci nevosi anche sulla costa. Un antipasto di quello che potrebbe esser la prossima settimana, quando arriverà aria moderatamente fredda dal nord Atlantico o dal nord Europa che potrebbe dar luogo a precipitazioni a carattere nevoso a quote molto basse e forse anche in pianura.

Prima di tutto complimenti per la previsione. Era tra i pochi che confidavano nell'arrivo della neve anche in pianura....
La previsione era comunque piuttosto difficile a causa di una evoluzione estremamente rapida della prima depressione legata al profondo vortice di aria polare in quota che per qualche giorno interesserà la nostra penisola. Tuttavia alcuni elementi potevano far presagire la possibilità di qualche breve fioccata anche in pianura, tra cui la presenza di aria molto fredda alle quote superiori, ma non particolarmente nei bassi strati. Se da una lato ciò rende difficoltosa la neve a quote pianeggianti nel caso di fenomeni da nubi stratificate, dall’altro favorisce l’attività convettiva, ovvero nubi cumuliformi associate a rovesci. Nei rovesci il livello dello zero termico scende piuttosto rapidamente, sebbene in forma temporanea, per il rovesciamento dell’aria fredda verso il basso trascinata dalle forti correnti discendenti. Ciò può bastare per fare arrivare i fiocchi di neve anche in pianura. Infatti brevi nevicate, spesso a carattere di rovescio, si sono avute sulle pianure di forlivese, cesenate e fino alla costa cervese e riminese, ma con accumuli nulli a qualche effimero velo al suolo. Fenomeni assai più deboli e brevi su faentino e ravennate, in genere limitati ad un passaggio coreografico.

Qual'è l'attuale situazione meteorologica?
Il primo impulso di aria polare marittima legato all’approfondimento di una intensa saccatura nord atlantica in quota, è oramai transitato e si porta verso la penisola balcanica; peraltro la veloce depressione ad esso associata ha determinato venerdì valori di pressione estremamente bassi, e fino a 973/974 millibar (o hectopascal) in mattinata, tra i più bassi mai registrati nelle nostre zone; da qui le forti raffiche di vento dapprima da sud ovest e poi da Nord Ovest. Le temperature sono diminuite, ma essenzialmente durante le precipitazioni. Tuttavia la massa d’aria giunta a noi nei bassi strati non è particolarmente fredda poichè di origine marittima. Infatti le temperature massime di venerdì hanno raggiunto i 6-7°C su ravennate e forlivese ma fino a 10-11°C su cesenate e riminese, complice l’esaurimento dei fenomeni e una nuova rotazione dei venti ovest-sud-ovest con conseguente effetto di caduta dai rilievi (fohn appenninico). Tempo quindi instabile ma non particolarmente freddo, ed anche questo era nelle attese.

Cosa bisogna attendersi per sabato?
Dopo una pausa in mattinata, avremo un nuovo aumento della nuvolosità a partire dal pomeriggio ed in serata per l’arrivo di un nuovo impulso perturbato nord atlantico. Per cui saranno possibili deboli precipitazioni sparse a partire dai rilievi, nevose però da quota 600 metri a causa un temporaneo richiamo di aria più mite davanti al nuovo fronte avanzante.

Mentre domenica?
La possibilità di deboli precipitazioni sparse permarrà fino al pomeriggio, con quota neve però in calo a causa dell’arrivo di nuova aria moderatamente fredda. Questo potrà far arrivare i fiocchi fino a 200-300 metri, ma anche in pianura se le precipitazioni saranno un po' più consistenti. Al momento sono tuttavia attesi fenomeni deboli e discontinui, per cui il rischio di accumuli al suolo è sostanzialmente basso; discorso diverso invece per i rilievi i quali dovrebbero imbiancarsi in modo un pò più cospicuo.

Previsione complicata: ma ci sono le possibilità per un inizio di febbraio con freddo e neve?
La prossima settimana vedrà nel complesso temperature inferiori alla norma del periodo, ma non in modo severo, per la persistenza di una modalità di circolazione che farà giungere ancora aria moderatamente fredda dal nord Atlantico o dal nord Europa. In ogni caso le masse d’aria previste in arrivo non saranno freddissime (scordiamoci una replica del febbraio 2012) ma sufficienti a caratterizzare il periodo come una normale fase di freddo invernale, come ce ne dovrebbero essere almeno 2 o 3 nel corso di un normale inverno. Nulla di eclatante quindi sul fronte delle temperature. In merito ai fenomeni occorre tenere d’occhio un'onda depressionaria atlantica che verrà inglobata dalla circolazione nord europea giungendo sul Mediterraneo; questa tra mercoledì e giovedì potrebbe determinare una fase perturbata più consistente, con precipitazioni più frequenti e prolungate, nevose certamente sui rilievi. Sulle pianure la prognosi è ancora riservata, il rischio esiste, specie su faentino e forlivese. Tuttavia un quadro più chiaro lo si avrà ad inizio prossima settimana ed al momento è prematuro formulare una previsione di neve in pianura mancando ancora 5-6 giorni.

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