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Metropolis e don Nicotra: "Necessario restaurare la tela del Guercino della Chiesa di Santa Maria in Schiavonia"

Metropolis s'è messa subito al servizio della parrocchia e della Diocesi di Forlì-Bertinoro

"È necessario provvedere al restauro del 'San Francesco che riceve le Stigmate', la tela di Giovan Francesco Barbieri, detto il Guercino, conservata nella prima cappella di sinistra della Chiesa di Santa Maria in Schiavonia, a Forlì. L'opera, realizzata nel 1.651 e di proprietà della parrocchia di Schiavonia, ha bisogno di essere recuperata e messa in sicurezza, accertate alcune alterazioni e disomogeneità sulla superficie pittorica". A sostenerlo è don Nino Nicotra, parroco delle parrocchie del Centro storico di Forlì, alla luce del parere di alcuni esperti di belle arti, espresso nel corso delle due aperture della chiesa coordinate dall'associazione culturale Metropolis, secondo il quale occorre valutare un progetto di restauro per evitare un ulteriore degrado della tela.

Metropolis s'è messa subito al servizio della parrocchia e della Diocesi di Forlì-Bertinoro, già da tempo impegnata nella salvaguardia e nel recupero del patrimonio architettonico e artistico del nostro territorio, per attivare un comitato di salvaguardia dell'opera, in collaborazione con gli organismi preposti alla conservazione ed al restauro, seguendo la pratica autorizzativa prevista dalla normativa di settore, e coinvolgendo soggetti pubblici e privati per garantire il recupero della preziosa tela.

Da parte sua don Nino sottolinea con forza l’importanza che il restauro si svolga 'in situ': “Il restauro deve essere effettuato all’interno del complesso parrocchiale, senza trasferire altrove il dipinto”. Questa convinzione poggia sul fatto che la diagnostica strumentale in sito rappresenta da circa un ventennio uno strumento importante nel restauro architettonico, artistico e conservativo, e nella piena consapevolezza che questa soluzione permetterà di qualificare l’intervento di restauro, con una riduzione non solo dei costi, ma anche dei tempi e dei rischi connessi ad altre soluzioni adottate. 

Non da ultimo, il cantiere di restauro allestito in loco permetterà di ridestare l'attenzione sul quartiere di Schiavonia, valorizzandone  la storia e le risorse. “Il recupero di questi preziosi beni artistici - commentano Marco Colonna, Giorgio Garzaniti e Umberto Pasqui, gruppo dirigente (presidente, vicepresidente e segretario) dell'associazione culturale Metropolis - è per noi una priorità e, del resto, come associazione contribuiamo già da tempo a tutelare il patrimonio culturale del nostro territorio, attraverso i progetti in collaborazione con gli enti locali e altri soggetti istituzionali e le campagne di opinione e proposte sugli organi di stampa avviati nell'ultimo anno, nella piena convinzione che una comunità che attribuisce valore alla propria eredità culturale, civile, religiosa e artistica, nel quadro di una solida concertazione con i soggetti pubblici e privati preposti, la promuove, sostiene e trasmette come miglior lascito alle generazioni future”.

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