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Cronaca

Da istruttrice fitness a missionaria per il Guatemala: la storia di Michela Ghinelli

L'evento è finalizzato a raccogliere fondi per la "Ciudad de la Felicidad", il villaggio di case famiglia che il missionario forlivese Andrea Francia sta realizzando ad Esquipulas

Partirà martedì sera alle 19.30, con l’arrivo dei 130 commensali paganti nei locali dell’Istituto Professionale “Pellegrino Artusi” di Forlimpopoli, la settima edizione della Cena di Beneficienza per i bimbi di strada del Guatemala. L’evento è finalizzato a raccogliere fondi per la “Ciudad de la Felicidad”, il villaggio di case famiglia che il missionario forlivese Andrea Francia sta realizzando ad Esquipulas, nel sud-est del poverissimo paese centroamericano.

Francia, laico consacrato nel terz’ordine della congregazione guatemalteca di Marta y Maria, ha già realizzato 7 delle 10 case previste nel progetto “Ciudad de la Felicidad”, in grado di ospitare circa 80 bambini e ragazzi da pochi mesi a 18 anni, orfani o abbandonati, altrimenti costretti a vivere da randagi in balia di violenze di ogni tipo. I loro angeli custodi sono 40 suore fra postulanti, novizie e professe di “Marta y Maria”, diffusa in tutto il mondo con mille religiose e 100 case, 10 anche in Italia. La fondatrice della congregazione è madre Angela Sanchez, di origini colombiane e molto legata a Papa Francesco, sin dai tempi in cui il futuro pontefice, arcivescovo di Buenos Aires, la chiamò in Argentina per aprire una casa d’accoglienza in uno dei “barrios” più poveri della metropoli sudamericana.

Oltre alle case famiglia, la “Ciudad” realizzata da Andrea Francia vanta anche una chiesetta per la preghiera comunitaria, una biblioteca per ragazzi, una dispensa, un “rancho” (area coperta) per gli incontri pubblici, una cucina comunitaria con forno per il pane e decine di ettari di terreno coltivati a caffè, mais e banane. Sono a buon punto anche la nuova casa per anziani e l’ospedale: la prima struttura è ormai completata, mentre il plesso sanitario, che funge da poliambulatorio per la popolazione, a breve potrà accogliere sino a 25 bimbi denutriti con le rispettive madri. In un altro reparto già progettato, grazie al contributo della “Fondazione Bertolaso” e di un magnate brasiliano, Francia intende ospitare una decina di minori stuprate nella cerchia familiare e rimaste incinte (è un fenomeno diffusissimo in Guatemala). Ma ci sono altre idee in cantiere, come la costruzione di un pozzo artesiano che possa dissetare tutti i poveri della zona, e la realizzazione di ambulatori presso le varie “capillas”, le parrocchie di Esquipulas, in cui insegnare alle tanti madri bambine del luogo ad accudire i propri piccoli nei bisogni vitali.

Pezzo forte della 7° Cena di beneficienza per i bimbi di strada del Guatemala, sarà l’intervento di Michela Ghinelli. Dopo 20 vent’anni di attività come istruttrice e personal trainer nelle palestre forlivesi, ma anche ballerina e insegnante di aerobica, Michela comunicherà la decisione di partire per il Guatemala a fianco del missionario Andrea Francia. Fra agosto e settembre, la forlivese ha speso le sue ferie nel Villaggio della Gioia in aiuto del missionario e delle suore di Marta y Maria che conducono la struttura. Per trenta giorni ha incrociato gli sguardi di quelle creature, tutte ferite nel corpo e nello spirito. Il primo impatto coi minori della Ciudad è stato di profonda inquietudine: “Com’è difficile rimanere spettatori impotenti davanti a 68 minori da 0 a 15 anni, tolti dalla strada dopo aver subito maltrattamenti, sevizie e violenze di ogni tipo”.

Andrea Francia si è rimboccato le maniche sin dal 2006, dando a quei piccoli un tetto, il pane quotidiano e vestiti dignitosi, ma soprattutto quell’affetto che non hanno mai conosciuto nelle famiglie d’origine. “Sono stata nella Ciudad il tempo sufficiente per capire che, con creature in quelle condizioni, occorre fare un grande lavoro educativo”. Per raggiungere l’obiettivo occorrono risorse economiche ingenti, ma soprattutto volontari motivati e preparati. Il valore aggiunto della testimonianza caritativa di Michela sta tutto nei suoi progetti per il futuro. Rientrata dalle ferie, la volontaria si è ritrovata senza un’occupazione. “L’aver perso il lavoro è stato traumatico. Però non è avvenuto per caso”. La meravigliosa esperienza d’amore vissuta durante le ferie, la porta in breve alla decisione di fare della solidarietà la sua ragione di vita. Michela ritornerà stabilmente in Guatemala entro maggio 2015: “Il mio ruolo nella Ciudad sarà coordinare una rete di giovani volontari provenienti da Forlì e da altre realtà dell’associazionismo romagnolo”.

In questi mesi che la separano dalla partenza, la Ghinelli sta girando il mondo dell’associazionismo per destare interesse per un’esperienza di volontariato forte in Guatemala. I bimbi di Andrea hanno bisogno di motivazioni per guardare al futuro con speranza, grazie a progetti educativi e formativi in grado di proiettarli nel mondo del lavoro. Oltre al vescovo di Forlì-Bertinoro monsignor Lino Pizzi e a numerose autorità civili del territorio, alla cena saranno presenti anche gli imprenditori Marino Bandini di “Ceracarta” e Maria Grazia Silvestrini di “Sgm Distribuzione – Marco Polo”, tutti grandi sponsor dello straordinario lavoro umanitario del concittadino Andrea Francia.

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