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Cronaca Forlimpopoli

Caso Tari, minacce di morte al sindaco di Forlimpopoli Mauro Grandini e ad Enrico Monti

Solidarietà è stata esternata dal parlamentare Marco Di Maio e dal segretario dal Pd di Forlimpopoli attraverso il segretario Massimiliano Fantini

Insulti e minacce di morte al sindaco di Forlimpopoli Mauro Grandini e al capogruppo consiliare Enrico Monti. A due è stata recapitata nella nottata tra venerdì e sabato una lettera anonima sulla quale sono in corso le indagini dei Carabinieri. Una missiva nella quale viene manifestato tutto il disappunto in merito alla questione Tari, inneggiando alla "rivoluzione". Venerdì, ultima data utile per l’approvazione, il gruppo di maggioranza “Forlimpopoli Impegno Comune” ha votato la delibera Tari 2017 per il Comune di Forlimpopoli.

"Nella notte una mano anonima ha recapitato al sindaco ed al nostro capogruppo una lettera con insulti e minacce di morte, contenente falsità e una sbagliata ricostruzione dei fatti - viene riportato da "Forlimpopoli Impegno Comune" -. Evidentemente il clima di tensione creato ad arte attorno all’argomento ha generato confusione nelle persone, per cui vogliamo chiarire esattamente come stanno le cose. Né il sindaco né la maggioranza hanno deliberato l’aumento del costo del servizio di raccolta differenziata per il nostro comune. Anzi si sono opposti in tutte le sedi opportune. Chi afferma il contrario mente".

"La delibera che sancisce l’aumento è stata approvata a Bologna con il voto contrario dei sindaci della nostra Provincia. Il passaggio in Consiglio Comunale è un atto tecnico che serve a far partire la corretta bollettazione della Tari. Non eseguirlo avrebbe significato rischiare maggiori costi per i cittadini. Spostare a luglio la votazione non avrebbe risolto il problema - viene aggiunto -. Si può fare una facile e superficiale bella figura, ma la stangata arriva lo stesso. Noi siamo in grado di prenderci le responsabilità dell’amministrazione, anche quando comportano atti difficili e impopolari".

"Detto questo, come affermato in consiglio comunale, faremo tutti i passi nelle sedi opportune per far valere le nostre ragioni su questi aumenti che riteniamo ingiusti e ingiustificati - concludono -. La battaglia non è ancora conclusa, vogliamo una tariffa trasparente e reale corrispondente al servizio svolto, e ci muoveremo in concerto con gli altri comuni del forlivese. La differenza di opinioni, il diritto di critica sono valori sacrosanti che fondano la nostra democrazia, ma questi non devono mai prescindere dalla verità dei fatti e dalla corretta esposizione degli stessi".

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