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Cronaca

Missione Antartide: un viaggio nel settimo continente ai Musei San Domenico

Il continente più misterioso, grande una volta e mezzo l'Europa, esplorato dai ricercatori italiani

E' esposta ai Musei San Domenico la mostra celebrativa dei 30 anni della ricerca italiana nel settimo continente, il più desolato ma anche il più misterioso e ricco di curiosità: l'Antartide. La mostra, realizzata da Enea (Consiglio nazionale delle Ricerche), ripercorre le tappe fondamentali della presenza italiana in Antartide, illustrandone i luoghi e le ragioni e mettendo in luce i principali risultati scientifici e logistici ottenuti dal Programma nazionale di ricerche in Antartide (Pnra), le difficoltà superate e gli obiettivi futuri. L'itinerario espositivo si conclude con una coinvolgente selezione di fotografie e filmati realizzati in Antartide da tre grandi artisti: Paul Nicklen, vincitore dell' "Oscar" della fotografia grazie ad uno scatto presente alla mostra, Roberto Palozzi ed Enrico Sacchetti.

"La mostra - dice Sauro Turroni, curatore della mostra e già componente della Commissione Scientifica Nazionale Ricerca in Antartide - arriva a Forlì per la sua seconda esposizione; prima dei Musei San Domenico è infatti stata accolta al Vittoriano a Roma. Rappresenta un'opportunità per Forlì, e soprattutto per le nuove generazioni, di affrontare la conoscenza delle grandi esperienze scientifiche del nostro pianeta. L'Antartide costituisce infatti un incredibile biblioteca di informazioni sia sul futuro che sul passato: attraverso lo studio dei ghiacci si è arrivati a reperire notizie fino a un milione e mezzo di anni fa".

La gestione delle visite guidate per le scuole è stata affidata a due realtà: la società per gli studi naturalistici della Romagna e l'associazione naturalisti forlivesi pro museo. Le visite guidate sono gratuite ma riservate unicamente alle scuole, per i privati sarà comunque possibile visitare la mostra e perdersi nella decina di stanze che ripercorrono in ordine cronologico l'arrivo della ricerca italiani tra i ghiacci dell'Antartide. L'esposizione è decisamente interattiva grazie ai pannelli esplicativi, alle riproduzioni dei fondali marini, ai reperti vulcanici e ambientali e alla presenza di strumentazione scientifica usata nelle sedi della ricerca. Si può visionare un video di 26 minuti che racconta con immagini suggestive la vita dei ricercatori oltre che le splendide foto dei tre artisti citati.

La mostra è aperta fino all'8 gennaio dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 18.30, il sabato dalle 10 alle 19, domenica e festivi dalle 10 alle 20. L'ingresso è compreso nel biglietto dei Musei San Domenico di 3 euro con il quale si può accedere anche alle altre mostre dei Musei (esclusa Genesi di Salgado). La prima domenica del mese l'ingresso è gratuito per tutti.

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