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Cronaca

Addio a Dino Amadori, il cordoglio: "Mancherà a tutta la Romagna. Ricordo eterno"

Sono numerosi i messaggi di cordoglio per la morte di Dino Amadori, presidente dell'Istituto oncologico romagnolo, "padre", fondatore e direttore scientifico (per il primo decennio) dell'Irst di Meldola

La Romagna piange la scomparsa di Dino Amadori, presidente dell'Istituto oncologico romagnolo, "padre", fondatore e direttore scientifico (per il primo decennio) dell'Irst di Meldola. "Provo profondo dolore per la scomparsa del professor Amadori - sono le parole del governatore dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini -. Un’eccellenza assoluta della sanità pubblica italiana ed europea che dobbiamo al suo impegno, alla sua tenacia e, soprattutto, alla sua competenza.Davvero perdiamo una persona e un medico straordinario- aggiunge il presidente- una guida per tanti, che mancherà all’intera comunità regionale, a quella scientifica e a tutta la sanità regionale dell’Emilia-Romagna. Ma soprattutto  ai famigliari del professor Amadori, a cui va un caro abbraccio e le mie più sentite condoglianze, a nome mio, della Giunta regionale e di tutta la Regione. Lo stesso agli amici e a tutta la comunità dell’Irst di Meldola".

Il parlamentare di Italia Viva, Marco Di Maio, lo ricorda come "un oncologo di fama internazionale, una persona perbene, uno di quegli uomini che ti saresti fermato ad ascoltare senza sosta per ore. Mancherà a tutta la Romagna, ma quello che ha fatto del corso della sua vita ne renderà il ricordo eterno. Un abbraccio a tutta la famiglia, ai suoi affezionati collaboratori, alle persone che gli hanno voluto bene". L’improvvisa scomparsa di un grande uomo e di un medico di elevato valore e fama internazionale come il professor Amadori ci coinvolge tutti, creando un vuoto difficilmente colmabile - sono le parole del parlamentare della Lega, Jacopo Morrone -. Sono vicino, a titolo personale e a nome di tutta la Lega Romagna, alla Famiglia, ai collaboratori e a tutti coloro che hanno amato e ammirato il famigliare, il professionista, il mentore, l’amico, l’uomo di rara lungimiranza. Dino Amadori rimarrà per sempre nella memoria collettiva per la passione e la grande sapienza spese interamente nella lotta contro le patologie oncologiche".

"È una triste notizia che lascia attoniti quella dell'improvvisa scomparsa del professor Amadori - sono le parole di Carlo Ugo de Girolamo, deputato forlivese del MoVimento 5 Stelle -. Non sarà solo la Romagna, ma tutto il mondo della sanità nazionale e internazionale a piangere questa importante figura nel campo della ricerca scientifica, senza del quale essa non avrebbe fatto passi da gigante nella lotta contro il cancro. Ricordo ancora la profonda umanità che mi trasmise quando lo incontrai per la prima volta all'Irst di Meldola a pochi giorni dalla mia elezione a deputato. Non fu solo un suo libro, donatomi personalmente, a suggellare quella giornata, ma furono soprattutto le sue parole che ancora oggi custodisco gelosamente. Un sincero e commosso abbraccio alla sua famiglia e a tutti i suoi più stretti collaboratori. Che la terra le sia lieve, Professore".

"Esprimiamo il nostro sentito cordoglio per la scomparsa del professor Dino Amadori, da tutti riconosciuto quale punto di riferimento della medicina così come per le sue qualità umane e per l'impegno civile - sono le parole del gruppo consiliare del Pd di Forlì -. La sua scomparsa lascerà un vuoto incolmabile nella sanità romagnola. Lo ringraziamo per quanto egli ha saputo dare al nostro territorio ed alla nostra comunità nella continua lotta contro i tumori. In questo triste momento il nostro pensiero va alla famiglia, agli amici ed ai suoi collaboratori cui desideriamo trasmettere il nostro messaggio di vicinanza".

"La scomparsa del Professor Dino Amadori ci coglie, come forlivesi, impreparati: la sua professionalità, il suo impegno e la sua vitalità sia fisica sia intellettuale, lo avevano reso parte importante e sempre presente della nostra comunità - è il cordoglio della Consociazione Forlivese del PRI (Partito repubblicano Italiano) -. Per questo lascia un vuoto quanto mai profondo. Chi lo ha conosciuto lo ha ricorda come lo studente più brillante, il professionista più acuto, il medico più attento, l’organizzatore più abile, e così lo ricordano i repubblicani di Forlì dandogli il loro  commosso addio".

"La Romagna perde una persona eccezionale, un grande uomo, di rara sensibilità e generosità, appassionato, sempre proiettato verso il futuro, che ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca scientifica, portando la lotta contro il cancro a fare importantissimi passi avanti", sono le parole del sindaco e presidente della Provincia di Ravenna, Michele De Pascale. "Fino all'ultimo giorno ha combattuto per unificare i percorsi oncoematologici della Romagna, per fare della nostra terra un'eccellenza mondiale - prosegue De Pascale -. In questi tre anni ne abbiamo discusso tanto e, dopo molto lavoro, avevamo condiviso un progetto innovativo. Prof ti prometto che farò tutto ciò che è nelle mie possibilità per attuarlo".

"Esprimo la nostra vicinanza alla famiglia del professore, e il mio personale cordoglio per la scomparsa di una persona davvero eccezionale, a cui ero legato da profonda stima e affetto - sono le parole del presidente di Romagna Acque-Società delle Fonti, Tonino Bernabè, a nome del consiglio di amministrazione della società -. Nel corso del 2018, era stato firmato un protocollo d’intesa fra Romagna Acque e l’Irst per dare vita congiuntamente ad uno studio denominato "Idra - Incidence of cancer disease in Romagna related to aqua": una ricerca sulla correlazione fra le risorse idropotabili e pubblica sanità, con particolare interesse agli impatti di tipo oncologico".

"Anche grazie a questo protocollo, avevo incontrato spesso Amadori anche negli ultimi anni – continua Bernabè -. Il professore era una persona generosa, positiva, appassionata; un uomo in grado di infondere grande fiducia nei suoi collaboratori e in tutti gli interlocutori, che scommetteva sui giovani ricercatori ed era sempre curioso sulle novità della ricerca e sulle prospettive per il futuro. La sua vita è stata dedicata completamente alla lotta contro il cancro: lascia un grande vuoto in tutta la Romagna e in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo".

"Il suo impegno tenace e le sue eccezionali competenze scientifiche hanno portato l'Irst a conquistare un ruolo di assoluta rilevanza a livello internazionale, e la sua opera è stata determinante anche per la nascita del progetto Romagna Salute, che porterà il prossimo anno all'attivazione di un nuovo corso di studio in Medicina e Chirurgia, con due sedi a Forlì e Ravenna e una rete formativa per tirocini e scuole di specializzazione che abbraccerà anche Cesena e Rimini", sono invece le parole del Rettore, Francesco Ubertini.

"La comunità di Fratelli d’Italia esprime le  più sentite condoglianze per la scomparsa di Amadori, eccellenza medica del nostro territorio e luminare nella ricerca per la lotta contro il cancro - sono le parole del consigliere comunale Davide Minutillo -. La nostra comunità è vicina a tutta la famiglia ed in particolare al figlio Giovanni nostro iscritto e rappresentante di partito".

La Fp Cgil, insieme alla Cgil di Forlì, lo ricorda attraverso le parole di Roberto Severi e Maria Giorgini "grande scienziato, precursore e fautore della nascita di importanti Istituzioni in campo oncologico. Ricordiamo l'Istituto Oncologico Romagnolo, il Registro tumori della Romagna e poi in fine l'Irst, Istituto di Ricerca e Cura in campo oncologico che in pochi anni è diventato un punto di riferimento importante superando i confini nazionali. Questo territorio sentirà sicuramente la sua mancanza, persona di grande umanità dedita al volontariato e sviluppo di importanti progetti di solidarietà nei paesi del terzo mondo.  Ci permettiamo di salutarlo così “Addio Prof.”

"Ci ha lasciato una delle persone a cui ero legato da una amicizia leale e rispettosa - esordisce Daniele Avolio, fondatore con il professor Dino Amadori del progetto "Messaggeri della Ricerca -. Un uomo, un medico, uno scienziato a cui tutta la Comunità Scientifica Mondiale deve molto perché grazie alle sue intuizioni scientifiche basate su una profonda conoscenza della materia oncologica, che oggi possiamo affermare che il cancro può essere combattuto e vinto. Ma ci lascia anche un uomo che della Solidarietà aveva fatto un punto di riferimento della sua vita: dalla creazione nel 1979 dell'Istituto Oncologico Romagnolo, che tanto ha fatto per aiutare quelle persone che nel corso della malattia di un proprio caro avevano la necessità di un supporto morale, psicologico ma anche economico e materiale. Amadori nella Solidarietà nella sua lunga vita di medico oncologo ha sposato e sostenuto tanti Progetti: per la Città di Forlì ha dato vita con il sottoscritto al Progetto dei Messaggeri della Ricerca. Il 10 giugno ci sarebbe stato il nuovo evento che attraverso lo sport aveva l’obiettivo di promuovere la Ricerca e la Cura dei Tumori. Un viaggio in mountain bike da Forlì a Roma in sette tappe, per far conoscere ad una Italia vera e genuina che a Meldola esiste un luogo dove il cancro può essere vinto. Il nostro amato professore avrebbe avuto il grande compito di guidare il gruppo nel Convegno sul Cancro che si sarebbe dovuto svolgere a Cortona sabato 13 giugno con l’organizzazione della Città di Cortona e del sindaco Luciano Meloni. Il Progetto quest’anno ci sarà e verrá ricordato anche e soprattutto in memoria di questo grande uomo che ha dato tanto per la Scienza e per la Solidarietà".

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