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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Addio alla storica prof Luisa Santorelli Coen: "Una donna dallo spirito molto giovane"

"Ha avuto il merito di tenere in piedi il Circolo della Cultura di Forlì", è il ricordo di Sauro Sedioli, già sindaco di Forlì, nonché esponente dell'allora Pci

E morta ll'età di 93 anni Luisa Santorelli Coen, storica insegnante di storia e filosofia del Liceo Classico prima e dello Scientifico poi, amata e stimata come Andrea Brigliadori, e intellettuale forlivese. Nata a Napoli, si trasferì a Forlì dopo il matrimonio con l’avvocato Paolo Emilio Coen. Nel 1970 è stata eletta nel consiglio regionale dell'Emilia Romagna, facendo parte della "Commissione referente statuto", partecipando alla creazione del primo statuto della regione nel 1971, alla base della forte evoluzione che le politiche e le competenze regionali hanno avuto per due decenni.

In quella fase storica e in particolare a partire dal 1977, si è verificato il trasferimento alle Regioni di funzioni e  competenze sempre più vaste, che hanno riguardato lo sviluppo economico, le politiche territoriali e ambientali, i settori della sanità, dei servizi sociali, della formazione professionale e altre rilevanti attività. Nell'attuazione di queste politiche la Regione Emilia-Romagna ha anche costantemente valorizzato il ruolo degli enti locali attraverso il metodo della delega e del trasferimento di funzioni.

Nel corso degli ultimi 15-20 anni ha seguito la figlia (nota critica d'arte), prima a Bologna e ora a Milano. "Ha avuto il merito di tenere in piedi il Circolo della Cultura di Forlì - è il ricordo di Sauro Sedioli, già sindaco di Forlì, nonché esponente dell'allora Pci -. Si fece carico di tante iniziative che qualificarono la vita della città mercuriale". E' stata, ha aggiunto Sedioli, "una donna di grande cultura e umanità. Ebbe allievi che poi hanno avuto una strada segnata dal suo insegnamento come Luigi Mariucci e Antonio La Forgia".

Insieme, ha proseguito l'ex sindaco mercuriale, "abbiamo vissuto gli anni '70 con grande intensità, entusiasmo e speranza per il futuro della nostra Regione. Mi ricordo come nel suo lavoro era una tra le prime donne ad assumere incarichi importanti di questo livello. Ha sempre mantenuto il contatto con la città, in particolar modo con i suoi allievi. Non mancavano occasioni per organizzare incontri su avvenimento politici e cultura. Era una donna dallo spirito molto giovane".

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